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Atletica, Europei Indoor 2023: Ceccarelli-Jacobs, doppietta da leggenda! Derkach d’argento, Bol e Warholm show

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Sabato rovente alla Atakoy Arena di Istanbul (Turchia), dove gli Europei Indoor 2023 di atletica leggera sono entrati nel vivo con l’assegnazione di sei titoli. L’Italia esulta con Samuele Ceccarelli e Marcell Jacobs (rispettivamente oro e argento sui 60 metri) e Dariya Derkach (argento nel salto triplo). Da segnalare le annunciate affermazioni di Femke Bol e Karsten Warholm sui 400 metri.

FINALI

60 METRI (MASCHILE). Samuele Ceccarelli oro, Marcell Jacobs argento: strepitosa doppietta per l’Italia. Il toscano trionfa in 6.48, il Campione Olimpico dei 100 metri si deve inchinare in 6.50.

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SALTO TRIPLO (FEMMINILE). Dariya Derkach regala all’Italia una splendida medaglia d’argento, riuscendo a volare a 14.20 metri. L’italo-ucraina si era espressa su ottimi livelli durante tutto l’inverno e ha trovato la zampata nel momento più importante della stagione in sala: si tratta della prima medaglia a livello senior per la quasi 30enne, che non festeggiava dal 2013 con l’argento agli Europei Under 23 all’aperto, fermandosi ad appena sei centimetri dal proprio personale in sala siglato lo scorso anno. A vincere è stata la turca Tugba Danismaz, capace di festeggiare in casa con un balzo da 14.31 metri (record nazionale). La medaglia di bronzo è finita al collo della portoghese Patricia Mamona, favorita della vigilia per il titolo (14.16). Ottima quarta piazza per Ottavia Cestonaro (14.08).

400 METRI (MASCHILE). Karsten Warholm regala un autentico spettacolo agonistico, rischiando quello che sarebbe stato un clamoroso suicidio sportivo. Il Campione Olimpico e primatista mondiale dei 400 ostacoli è partito a razzo dall’ottava corsia e ha tuonato un esagerato passaggio in 20.84, poi è andato in apnea negli ultimi 100 metri e si è salvato per il rotto della cuffia. Il ribattezzato Vichingo ha chiuso in 45.35, riuscendo ad avere la meglio sul belga Julien Watrin (45.44, record nazionale) e sullo svedese Carl Bengtstroem (45.77), mentre lo spagnolo Oscar Husillos abdica e chiude in quarta posizione (46.24). Per Warholm si tratta del secondo titolo in sala dopo quello del 2019.

400 METRI (FEMMINILE). Dominio imperiale di Femke Bol, grande favorita della vigilia che ha difeso il titolo conquistato due anni fa. L’olandese si è imposta con il tempo di 49.85, dopo che poche settimane fa aveva siglato il record del mondo in 49.26. La tre volte Campionessa d’Europa la scorsa estate (400, 400 ostacoli, 4×400), nonché argento iridato in sala sui due giri di pista, ha preceduto la connazionale Lieke Klaver (50.57) e la polacca Anna Kielbasinska (51.25).

1500 METRI (FEMMINILE). Laura Muir conquista il terzo titolo continentale in sala su questa distanza dopo quelli del 2017 e del 2019. L’argento olimpico e bronzo mondiale dei 1500 ha piazzato la stoccata risolutrice nell’ultima tornata, trionfando in 4:03.40 e contenendo il disperato tentativo di rimonta della rumena Claudia Mihaela Bobocea, argento in 4:03.76 davanti alla polacca Sofia Ennaoui (4:04.06). Gara sottotono di Sintayehu Vissa, fresca primatista italiana del miglio: nona posizione in 4:10.05.

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE). Wilma Murto ha trionfato superando 4.80 al primo tentativo, dopo aver superato 4.75 soltanto alla terza prova. La finlandese ha firmato il nuovo record nazionale in sala e ha bissato il trionfo continentale ottenuto all’aperto la scorsa estate a Monaco. La nordica si è lasciata alle spalla la quotata slovena Tina Sutej (4.75 alla seconda), mentre il bronzo è finito al collo della ceca Amalie Svabikova (4.70). Prestazione incolore da parte di Roberta Bruni, che apre la gara con 4.25 e poi incappa in tre errori a 4.45, una quota ampiamente alla portata della primatista italiana (4.62 due settimane fa agli Assoluti). L’azzurra termina all’ottavo posto.

SEMIFINALI

800 METRI (FEMMINILE). Una splendida Eloisa Coiro si è qualificata alla Finale interpretando brillantemente la propria serie e uscendo benissimo sul rettilineo conclusivo, trovando un varco all’interno per superare tre rivali e chiudere in terza posizione (2:03.31) alle spalle della slovena Anita Horvat (2:03.11) e della svizzera Lore Hoffmann (2:03.19). La favorita della vigilia resta la britannica Keely Hodgkinson, che ha vinto la prima semifinale in 2:00.05 davanti alla svizzera Audrey Werro (2:01.19) e alla spagnola Lorea Ibarzabal (2:01.25).

800 METRI (MASCHILE). Catalin Tecuceanu si è inventato una rimonta folle sul rettilineo conclusivo: era davvero in fondo al gruppone all’imbocco dell’ultima curva, poi ha ingranato il turbo, all’esterno ha superato tre atleti (il polacco Mateusz Borkowski, lo spagnolo Javier Miron, l’ungherese Balazs Vindics) e ha chiuso in terza posizione con il tempo di 1:47.53, riuscendo a strappare la qualificazione per la finale di domani pomeriggio. L’Italia potrà contare su due rappresentanti in finale, visto che si è qualificato anche Simone Barontini con il miglior tempo di ripescaggio (1:47.13) dopo il quarto posto ottenuto nella seconda semifinale. L’azzurro ha alzato il ritmo fin dalle prime battute, ha preso il comando della gara e ha lanciato una bella serie vinta dallo spagnolo Adrian Ben (1:46.82) davanti al belga Eliott Crestan (1:46.84) e allo svedese Andreas Kramer (1:47.11).

EPTATHLON

Il norvegese Sander Skotheim è in testa dopo quattro prove con 3.541 punti davanti al francese Kevin Mayer (3.474 punti per il primatista mondiale del decathlon). Terzo posto per il tedesco Manuel Eitel (3.429), quarto l’estone Hans-Christian Hausenberg (3.409). Dario Dester si era ritirato in mattinata a causa di un problema fisico.

Foto: Lapresse

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