Biathlon

Biathlon, Elvira Öberg si pone (senza saperlo) l’ambizioso obiettivo di spezzare il monopolio bavarese di precocità!

Pubblicato

il

In un’intervista rilasciata al sito dell’Ibu, Elvira Öberg ha dichiarato apertamente di puntare alla Sfera di cristallo 2022-23. Non si tratta di un’affermazione banale, in quanto la svedese si pone un obiettivo ambizioso. Non che sia al di fuori della sua portata, anzi, ora come ora la nordica potrebbe persino essere considerata la favorita numero uno per portarsi a casa la prossima edizione del trofeo. Cionondimeno, le sue parole aprono un interessante tema di discussione.

L’eventuale successo della scandinava andrebbe in assoluta controtendenza con la piega presa dalla disciplina nell’ultimo lustro. Il biathlon femminile è diventato lo sport delle trentenni. Le ultime quattro Coppe del Mondo sono tutte state vinte da un’atleta nata nel 1990. La sequenza è cominciata con l’allora ventinovenne Dorothea Wierer nel 2019. L’azzurra si è ripetuta nel 2020, venendo seguita nell’albo d’oro dalle coetanee Tiril Eckhoff (2021) e Marte Oslbu Røiseland (2022).

La maggiore delle sorelle Öberg, Hanna, ha visto la luce nel novembre 1995 e non è ancora riuscita a primeggiare nella classifica generale. Peraltro, è impressionante notare come nessuna biathleta venuta al mondo dopo il 1993 sia ancora stata capace di conquistare la Sfera di cristallo. La più giovane donna con una Coppa del Mondo in bacheca è Laura Dahlmeier, ritiratasi giovanissima nel marzo 2019, quando non aveva ancora compiuto ventisei anni.

Biathlon, Lisa Vittozzi passa a Salomon. Il cambio sci per provare a rilanciare una carriera in stagnazione

Elvira, una classe 1999, rappresenterebbe un doppio balzo generazionale, poiché si scavalcherebbe tutta la nidiata di metà anni ’90. Le varie Franziska Preuß, Hanna Öberg, Lisa Vittozzi, Justine Braisaz-Bouchet (ferma per maternità), ovvero le più accreditate per diventare le stelle di un futuro ora tramutatosi in presente, si vedrebbero sorpassate a velocità doppia da una ragazza di un quadriennio più giovane.

Vale la pena di ricordare come, negli ultimi tre decenni, sia evento rarissimo vedere una donna vincere la classifica generale prima dell’anno solare in cui raggiunge il quarto di secolo di vita. L’impresa è riuscita solo a Martina Glagow (2003), Magdalena Neuner (2008, 2010) e Laura Dahlmeier (2017). Qualcuno avrà notato come siano tre tedesche. Non solo, sono tutte bavaresi. Come se non bastasse, provengono dal medesimo circondario, quello di Garmisch-Partenkirchen!

Quasi sicuramente Elvira Öberg non lo sa, però essersi posta come obiettivo la conquista della Coppa del Mondo 2022-23 significa andare a sfidare il monopolio di precocità detenuto da Garmasch-Partakurch, come è chiamato il borgo nel dialetto parlato alle pendici dello Zugspitze, la montagna più alta della Germania.

Foto: La Presse

Exit mobile version