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Wimbledon 2022, Medvedev e Rublev esclusi? Dovranno firmare una dichiarazione anti-Putin…

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La notizia era già nell’aria da diverse settimane, ma ora sta assumendo sempre di più i contorni di una certezza. Il ministro dello sport britannico Nigel Huddleston ha confermato che gli atleti russi e bielorussi che vorranno partecipare ad eventi sportivi in Gran Bretagna dovranno firmare una dichiarazione scritta in cui si dichiarano contro la guerra e contro le azioni del presidente russo Vladimir Putin.

Per questi atleti è già prevista in praticamente ogni competizione la necessità di competere come atleta neutrale, senza poter gareggiare sotto la bandiera della propria nazione. La manovra del ministero britannico si muove proprio sulla definizione di neutralità: “Se dicono di essere neutrali, vogliamo la certezza che siano sinceramente neutrali e che non ci sia alcun collegamento con Putin”. Così ha commentato lo stesso Huddleston.

Inevitabilmente, questa manovra colpirebbe anche il torneo di Wimbledon che, data la qualità espressa dal tennis russo ed in parte anche bielorusso negli ultimi anni, rischia di essere l’evento colpito maggiormente. Sappiamo benissimo come la Russia, specialmente in campo maschile, sia diventata una strapotenza in grado di esprimere talenti tra i migliori al mondo.

A rischio quindi la partecipazione di Daniil Medvedev, numero 2 al mondo, dopo essere stato recentemente e molto brevemente anche numero 1. Il torneo inglese non è mai stato finora un evento in cui il russo si è espresso al suo meglio, non riuscendo mai a superare il quarto turno, ma di certo una sua assenza potrebbe sconvolgere completamente il tabellone e i rapporti di forza.

Gran Bretagna: atleti russi e bielorussi dovranno condannare per iscritto l’invasione per partecipare ad eventi sportivi

Si trova ovviamente nella stessa situazione anche il numero 2 di Russia, Andrey Rublev, attualmente settimo nel ranking ATP. Rischiano lo stesso destino anche Karen Khachanov e Aslan Karatsev, entrambi nei primi 30 al mondo. Nel torneo femminile l’esclusione più altisonante sarebbe certamente quella della bielorussa Aryna Sabalenka, numero 5 al mondo ed in grado di arrivare fino alla finale lo scorso anno. Con lei rischiano di rimanere fuori anche Anastasia Pavlyuchenkova, Viktoria Azarenka, Veronika Kudermetova e Daria Kasatkina, solo per fermarci tra le top30. Insomma, l’impatto che questa manovra può avere sul torneo di Wimbledon è enorme e ha ovviamente scatenato enormi polemiche. L’impressione è che questa faccenda non sia ancora chiusa e potrebbero esserci nuovi sviluppi nei prossimi giorni.

Foto: LaPresse

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