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Ciclismo, Lorenzo Rota: “Ho un sogno nel cassetto. Mi ispiro a Colbrelli e Masnada. Il lavoro paga”

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Per Lorenzo Rota, 26enne bergamasco, quella di quest’anno è stata la prima stagione nel World Tour grazie alla Intermarchè-Wanty Gobert. Viene ricordato come l’eroe di giornata alla Liegi-Bastogne-Liegi (secondo italiano ad arrivare sul traguardo dopo Davide Formolo, ndr) capace di rimanere davanti per oltre 200 chilometri con 11 salite da affrontare ed oltre 4000 metri di dislivello. Rota può dirsi quindi soddisfatto di questa suo primo anno nel panorama World Tour grazie a dei buoni piazzamenti e alla sua prima partecipazione al Tour de France, dove chiuse anche nella top-ten della 16esima tappa, la Es Pas de la Casa-Saint Gaudens. 

Lorenzo, com’è andata questa prima stagione tra i grandi?

“Sono abbastanza soddisfatto. Arrivavo da una squadra più piccola (la Vini-Zabù, ndr) e quindi non avevo grandi aspettative. Sono riuscito a ritagliarmi i miei spazi, soprattutto dal Tour de France in poi.”

Qual è il maggior insegnamento appreso quest’anno?

“Che il lavoro paga sempre. Voglio continuare con questa filosofia e farò il possibile per essere competitivo ad ogni corsa.” 

Qual è il tuo ricordo più bello sin qui?

“L’arrivo sui Campi Elisi a conclusione del Tour de France. E’ stata una corsa dura, ho avuto parecchi problemi fisici e non pensavo di riuscire ad arrivare a Parigi. E’ stata un’emozione immensa, da pelle d’oca.”

E quello più brutto invece?

“Vedere sfumare il podio a San Sebastian a tre chilometri dalla conclusione. Eravamo in fuga io, Matej Mohoric, Neilson Powless e Mikkel Honorè, la strada era leggermente bagnata e siamo caduti. Da lì ho cercato di rincorre ma ho perso quei 10-15″ di troppo che non mi hanno permesso di rientrare.”

Che voto daresti al tuo 2021?

“Direi un bel sette. E’ mancata la vittoria e ad essere sincero mi pesa un po’, ma sono fiducioso per la prossima stagione.” 

Nell’off-season dove sei andato in vacanza?

“Sono andato con la mia ragazza Naomi in Puglia un paio di giorni, giusto per staccare un po’ la spina. E’ una Regione che mi piace molto e sicuramente ci ritornerò.” 

Hai firmato un contratto biennale con la Intermarchè-Wanty Gobert, formazione che ti ha permesso di approdare nel World Tour. Come si vive all’interno della squadra?

“Sto benissimo, è come una grande famiglia. In passato non ho mai trovato una squadra così. Ogni volta che vado alle corse sono felice di andarci perché il clima è bello, c’è un bel gruppo. Sono stato proprio fortunato.” 

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?

“Domenica vado a Valencia un paio di giorni con la squadra per fare dei test in pista per cercare di migliorare la posizione a cronometro. Quest’anno non ho lavorato molto nelle prove contro il tempo ma è un terreno che vorrei esplorare maggiormente e la squadra mi sta aiutando nel migliore dei modi.” 

Con quale corsa inizierà il tuo 2022?

“Dovrei cominciare a fine febbraio con la Faun-Ardèche Classic.”  

Quali saranno gli obiettivi per la prossima stagione?

“Una vittoria sicuramente mi cambierebbe, soprattutto a livello di testa. Parlando anche con la squadra lavoreremo in questa direzione, c’è la possibilità e quindi mi supporteranno maggiormente in corsa. Per me l’importante sarà comunque lavorare bene senza intoppi e quindi fare una buona programmazione per arrivare alle corse nella miglior condizione.”

Se non fossi stato un ciclista, saresti stato… 

“Bella domanda. Sono perito informatico ma non è il mio campo. Sicuramente sarei andato a lavorare nell’azienda dei miei genitori di automazione industriale a Gorle, in provincia di Bergamo.”

Nel ciclismo c’è qualcuno a cui ti ispiri? 

“Mi piacciono quei corridori che non sono un talento fuori misura e che con i sacrifici e il duro lavoro riescono ad ottenere grandi risultati. Un esempio? Fausto Masnada che conosco molto bene e Sonny Colbrelli.” 

Un anno nel World Tour è troppo poco per aver già realizzato i propri sogni. Qual è il tuo?

“Sono due stagioni che metto nel mirino una corsa: il Giro di Lombardia. Sono sicuro che con il tempo qualcosa di buono salterà fuori. E’ questo il mio sogno nel cassetto.” 

 

 

 

 

 

 

 

 

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