Formula 1

F1, strategia sbagliata della Ferrari a Istanbul con il senno del poi, ma valeva la pena rischiare…

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Enzo Ferrari parlava di “Ingegneri del giorno dopo”, ovvero di tutti quelli che a bocce ferme e a posteriori avrebbero fatto meglio e diversamente di chi in breve tempo era chiamato a prendere una decisione senza indicazioni chiare nel mentre.

Il GP di Turchia di F1, ultimo round del Mondiale 2021 di F1, si presta a interpretazioni nella valutazione sulla Ferrari. Guardando al risultato finale, le due Rosse hanno terminato in quarta e ottava posizione con il monegasco Charles Leclerc e lo spagnolo Carlos Sainz e si potrebbe affermare che la prestazione sia stata deludente. E’ stato davvero così?

In F1, si sa, la linea di demarcazione tra colpo di genio e ‘topica’ è molto sottile, specie quando si ha a che fare con le variazioni meteorologiche. Viene in mente quanto accaduto in Russia con Lando Norris e la sua scelta di rimanere in pista nonostante la pioggia stesse arrivando. Il desiderio, però, di vincere era tale che il rischio poteva essere accettato, ma nei fatti è stato un errore. E’ un po’ lo stesso ragionamento fatto dalla Ferrari ieri a Istanbul.

La SF21, con il nuovo aggiornamento della Power Unit, si è rivelata prestazionale in tutte le condizioni, consentendo ai piloti di mettere in mostra una velocità notevole: Leclerc teneva il passo di Mercedes e di Red Bull e Sainz si è prodotto in una rimonta dall’ultima piazza di grande rilievo. Se la scuderia di Maranello, nel caso del monegasco, si fosse ‘accontentata’ di marcare chi era davanti avrebbe potuto al massimo centrare il terzo posto, mentre con la tattica di rimanere più a lungo degli avversari si è voluto far saltare il banco.

La pista, asciugandosi, favoriva una certa tattica che anche Lewis Hamilton aveva considerato. Il ritorno della pioggia, però, ha fatto saltare i piani e il ricorso alle intermedie nuove ha fatto precipitare Charles in quarta piazza, mentre un pit-stop letargico non ha consentito a Carlos di ambire a un sesto posto potenziale. In una stagione nella quale la Ferrari non ha potuto rivaleggiare per il titolo l’accontentarsi di un terzo posto sarebbe stato meglio di un tentativo di vittoria? Probabilmente era giusto provarci per quello che il pacchetto aveva espresso.

Foto: François Flamand / LPS

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