Tokyo 2021

Olimpiadi Tokyo, Carlo Mornati avverte: “Con questo protocollo nessuno va a Pechino 2022”

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Mentre i Giochi di Tokyo 2020 si avviano verso la conclusione, piano piano il dibattito sportivo mondiale si comincia a spostare verso le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, in programma da venerdì 4 a domenica 20 febbraio. Nello specifico a dire la sua in tal senso è stato Carlo Mornati, capo delegazione della squadra azzurra nonché Segretario Generale del CONI, il quale durante una conferenza stampa allestita a Casa Italia ha sollevato diversi dubbi sulle reali possibilità di attuazione del protocollo sanitario anti Covid-19 nell’evento a cinque cerchi che andrà in scena in Cina tra sei mesi.

Le difficoltà, nelle dichiarazioni raccolte da adnkronos, sarebbero soprattutto legate a questioni meramente pratiche: “La Cina è chiusa non solo per noi ma per tutti – ha detto Mornati -. Sarà molto difficile fare quello che abbiamo potuto fare in Giappone. Non ci sono voli, c’è la quarantena per andare e al ritorno. Le due federazioni dello sci e del ghiaccio dovrebbero andare per fare i Test event a due mesi dai Giochi. Lo sci non vorrebbe andare ad oggi. Se si deve fare la Coppa del Mondo nessuno può andare. Se non cambiano regole di ingaggio, con questo protocollo non va nessuno“.

Il capo della spedizione azzurra ha poi affrontato la delicata questione della riforma dello sport che, come sappiamo, si è accavallata con la preparazione per Tokyo: “È stato difficile ma ci siamo riusciti: speriamo che con i nuovi decreti si possa lavorare in maniera più facile; è stata una scommessa vinta dal punto di vista organizzativo oltre alle medaglie conquistate, ma è stata molto difficile con la riforma dello sport degli ultimi due anni. In termini di energie mentali e fisiche è stato molto difficile“.

In ultimo Mornati ha fornito un primo bilancio su questa Olimpiade da record e meravigliosa per i colori azzurri: “Con estrema soddisfazione posso dire che dietro ogni medaglia, o ogni atleta, c’è una piccolissima particella di Coni direttamente o indirettamente. Abbiamo lavorato 5 anni con le federazioni. Le performance sono fatte di millesimi, millimetri. Se penso al Nacra 17 la caratterizzazione dei foil è stata fatta con l’Istituto, le due medaglie della marcia hanno fatto un progetto congiunto Coni-Fidal pilota per l’acclimatamento. Jacobs è venuto a Roma per stare all’Istituto, usare la strumentazione del Paolo Rosi. Grazie a Dio lo sport è molto onesto, o si vince o si perde e i risultati si vedono”

Foto: LaPresse

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