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Ciclismo, i possibili convocati dell’Italia per i Mondiali: Trentin e Colbrelli sicuri. Moscon, Bettiol e Bagioli carte importanti

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Manca poco più di un mese ai campionati del Mondo di ciclismo su strada che, in questo 2021, si terranno nella patria delle due ruote: le Fiandre. Il tracciato, ovviamente, ricalcherà quello delle classiche del Nord e, dunque, la formazione azzurra sarà composta, per lo più, da corridori che sono soliti esaltarsi su questo terreno. Il campione d’Italia Sonny Colbrelli e un Matteo Trentin, di recente, in grande spolvero, sembrerebbero essere pressoché sicuri del posto.

Verosimilmente, inoltre, nelle Fiandre vedremo anche Gianni Moscon e Alberto Bettiol. I due azzurri appena menzionati, negli ultimi anni, sono stati i rappresentanti del Bel Paese che hanno colto i risultati migliori su quelle strade. Inoltre, ambedue sono atleti dotati di grandi doti di fondo, i quali si esaltano in gare lunghe 250 chilometri. Dunque, hanno le caratteristiche ideali per farsi trovare davanti, nel finale, alla rassegna iridata.

Tolti questi quattro nomi, però, non è chiaro chi potrebbe essere convocato. Filippo Ganna è in ottima condizione, come stiamo vedendo al Giro di Norvegia, e ha paventato anche l’idea di fare la corsa in linea oltre alla cronometro. E’ vero che il treno azzurro su queste strade, per ora, non si è mai trovato a suo agio, però uno con il suo enorme motore può veramente fare comodo in ogni circostanza.

Un corridore che si trova sicuramente a suo agio al Nord, invece, è Davide Ballerini. L’azzurro della Deceuninck-Quick Step, però, non attacca il numero alla schiena dal Tour de France e al momento la sua condizione è un punto di domanda. Al contrario, chi sta decisamente bene è un altro italiano del sodalizio di Lefevere, vale a dire Andrea Bagioli. Il giovane lombardo non è adattissimo al tracciato del Mondiale fiammingo, ma stante le sue grandi potenzialità, potrebbe essere convocato per aiutare i compagni e per fargli assaggiare l’atmosfera di un evento unico nel suo genere.

Foto: Lapresse

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