Ciclismo

Julian Alaphilippe e la Liegi-Bastogne-Liegi: un rapporto conflittuale con una classica sulla carta favorevole

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La Liegi-Bastogne-Liegi, la più antica tra le gare del calendario World Tour, sulla carta è una delle classiche più adatte a Julian Alaphilippe. Il campione del Mondo, tuttavia, giunto ormai a ventinove anni, non ha ancora messo il suo nome nell’albo d’oro della Doyenne. L’alfiere della Deceuninck-Quick Step ha un rapporto a dir poco conflittuale con questa corsa e, durante la sua carriera, sulle strade della più prestigiosa tra le tre manifestazioni delle Ardenne, ha alternato buone prestazioni, ad altre pessime.

Il miglior piazzamento di Alaphilippe in questa classica risale al 2015, quando fu secondo alle spalle di Alejandro Valverde. Ad ogni modo, Alaphilippe è andato molto forte sia alla Liegi del 2018, nella quale, però, si ritrovò a dover proteggere l’azione del compagno Bob Jungels che aveva attaccato da lontano, sia in quella della scorsa stagione, ove fu secondo alle spalle di Primoz Roglic prima di venire declassato al quinto posto per una scorrettezza commessa in volata ai danni di Marc Hirschi.

Nel 2016 e nel 2019, invece, sfornò delle prestazioni decisamente sottotono. Nelle due occasione appena citate, fu, in un caso, ventitreesimo e nell’altro sedicesimo. Queste due edizioni hanno un unico comune denominatore: la pioggia. Alaphilippe, infatti, nel corso della sua carriera ha dimostrato di soffrire enormemente il freddo e il maltempo, si pensi anche alle debacle del Mondiale di Harrogate 2019 e della recente tappa di Castelfidardo della Tirreno-Adriatico.

Per poter sfatare la maledizione che lo perseguita alla Doyenne, dunque, Alaphilippe, innanzitutto, deve sperare in una giornata caratterizzata da un clima mite. Dopodiché, rispetto alla Freccia Vallone, la Liegi è un po’ meno adatta ad Alaphilippe poiché, sovente, non basta prodursi in un solo cambio di ritmo per vincere. Il campione del Mondo, infatti, ha uno scatto bruciante, ma, se non è al top della condizione, soffre quando è chiamato a effettuare, in un breve arco temporale, una serie di accelerazioni ripetute.

Foto: Lapresse

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