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Ginnastica, Europei 2021: Carlo Macchini per la fiondata cosmica! Bistecca vuole cucinare la medaglia alla sbarra

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Carlo Macchini non si è mai nascosto e non lo farà di sicuro oggi pomeriggio quando, intorno alle ore 15.00, sarà chiamato a salire sull’amata sbarra per disputare la Finale di Specialità agli Europei 2021 di ginnastica artistica. Il marchigiano si è presentato a Basilea con l’obiettivo di lottare per la conquista di una medaglia e ha tutte le carte in regola per riuscire nel suo intento. Stiamo indubbiamente parlando di uno dei migliori interpreti al mondo, cresciuto esponenzialmente negli ultimi due anni e ora davvero pronto per la grande esplosione a livello internazionale. Dopo il quarto posto ottenuto agli Europei 2019, c’è tutta la voglia di salire qualche gradino, anche perché il 24enne è adesso più convinto e sicuro dei propri mezzi.

Il ribattezzato Bistecca ha in dote un esercizio di pregevole fattura: in Serie A lo ha già eseguito perfettamente e si è spinto a un roboante 14.900, nelle qualificazioni delle rassegna continentale è stato impeccabile ma la giuria è stata di manica stretta (14.066). Ad ogni modo l’azzurro, che parte da un elevato 6.1 di D Score, si presenta in pedana con il terzo punteggio di ammissione e sogna di rinverdire i fasti di Igor Cassina su questo attrezzo, con cui si farà calare il sipario su questa rassegna continentale. Il nostro portacolori non si tirerà indietro e tenterà di dire la sua a suon di salti, con una prima parte di esercizio davvero funambolica. Sarà importante non sbagliare per puntare ai vertici, missione non semplice ma che Carlo Macchini può compiere dall’alto del suo talento.

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Manca l’avversario numero 1 ovvero l’olandese Epke Zonderland: il tre volte Campione del Mondo e d’Europa ha sbagliato in qualifica e non sarà della partita. Meglio dell’azzurro, nel turno eliminatorio, hanno fatto soltanto il tedesco Andreas Toba (14.433) e lo svizzero Pablo Braegger (14.100 per il Campione d’Europa nel 2017), ma fanno paura anche l’altro elvetico Christian Baumann (13.833, argento nel 2015 ma alle parallele e bronzo al cavallo nel 2016) e l’ungherese Krisztian Balazs (classe 2002, fenomenale tra gli juniores). C’è da aspettarsi di tutto dal fuoriclasse russo David Belyavskiy (13.733, bronzo nel 2016 e nel 2017 in questa specialità, in mezzo a una marea di altri titoli). Da non sottovalutare i tuchi Ahmet Onder (13.733) e Adem Asil (13.700). Dopo le medaglie di bronzo conquistate ieri da Nicola Bartolini (corpo libero) e Salvatore Maresca (anelli) c’è ancora voglia di sognare in grande. Ricordiamo l’ordine di rotazione: Baumann, Onder, Toba, Asil, Balazs, Belyavskiy, Macchini, Braegger.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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