Ciclismo

Freccia del Brabante 2021, tutti contro Wout Van Aert nella semiclassica caratterizzata dal temibile Moskesstraat

Pubblicato

il

Domani si terrà la Freccia del Brabante 2021, la manifestazione che fa da ponte tra le Classiche del Nord e quelle delle Ardenne, e che, quest’anno, presenta un tracciato molto simile a quello del Mondiale belga che si terrà a fine settembre. Il punto chiave del percorso sarà il durissimo Moskesstraat, una salita introdotta l’anno scorso che misura 600 metri ed ha una pendenza media del 9%. Il grande favorito per il successo finale, in assenza dei vincitori delle ultime due edizioni Mathieu van der Poel e Julian Alaphilippe, è Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Non sarà facile, però, trionfare per il re dell’ultima Gand-Wevelgem, il quale è all’esordio su queste strade e dovrà vedersela con una concorrenza decisamente qualificata.

I rivali principali di Van Aert, probabilmente, saranno due francesi, vale a dire Benoit Cosnefroy (Ag2r) ed Anthony Turgis (Total Direct Energie). Il primo è reduce dal terzo posto dell’anno scorso e dopo un inizio di stagione tormentato, a causa di alcune noie fisiche, sta ritrovando la condizione dei giorni migliori. Il secondo, invece, nella passata edizione fu ottavo ed in questo primo scorcio di 2021 sta volando. Turgis, infatti, è giunto quindicesimo alla Omloop Het Nieuwsblad, secondo alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, decimo alla Milano-Sanremo, dodicesimo all’E3 di Harelbeke, nono alla Gand-Wevelgem ed ottavo sia alla Dwars door Vlaanderen che al Giro delle Fiandre.

In casa Italia il nome di riferimento è quello di Sonny Colbrelli (Bahrain Victorius). Il bresciano ha un grandissimo feeling con questa corsa e l’ha già vinta nel 2017. Inoltre, nel 2018 fu secondo e nel 2020 quarto. L’azzurro, peraltro, avrà al suo fianco una spalla di assoluto livello quale Dylan Teuns. Tra i corridori che hanno già conquistato questa gara, al via troviamo solo, oltre a Sonny, il ceco Petr Vakoc (Alpecin-Fenix). Questi fu primo nel 2016 e secondo alle spalle di Colbrelli nel 2017. Ha solo sfiorato il trionfo su queste strade, invece, l’australiano Michael Matthews (BikeExchange), il quale è giunto secondo alla Freccia del Brabante nel 2014 e nel 2015 e quarto nel 2019 e potrebbe essere davanti ad una delle ultime occasioni, per lui, per imporsi in questa semiclassica.

La sopraccitata Ag2r, peraltro, potrà fare affidamento anche su due luogotenenti del rango del campione olimpico Greg Van Avermaet e del giovane belga Stan Dewulf, il quale su queste strade ha sfiorato la top-10 nel 2020. Parlando di sodalizi particolarmente attrezzati per competere per il successo in questa Freccia del Brabante, ovviamente, va citata la Deceuninck-Quick Step. Il Wolfpack si presenta capitanato dal danese Mikkel Honoré, di recente vincitore di tappe alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali ed al Giro dei Paesi Baschi, e dai soliti, solidissimi, Yves Lampaert e Florian Sénéchal.

Van Aert, peraltro, non è l’unico ciclocrossista candidato al trionfo in questa Freccia del Brabante. Tra gli outsider più temibili, infatti, troviamo l’enfant prodige britannico Tom Pidcock (Ineos), un ragazzo che ormai non necessita più di presentazioni. Viene dal ciclocross, oltretutto, anche l’azzurro Matteo Trentin (UAE Team Emirates), il quale ha deciso all’ultimo di partecipare alla Freccia del Brabante, ma con la gamba palesata al Nord potrà essere protagonista.

Altri nomi particolarmente interessanti in ottica successo finale sono quelli del vincitore della Milano-Sanremo Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), del transalpino Cristophe Laporte (Cofidis), già secondo alla Dwars door Vlaanderen in quest’annata, della coppia della EF Education-Nippo composta dal danese Magnus Cort e dal britannico, rivelazione alla Strade Bianche, Simon Carr, del francese Valentin Madouas (Groupama-FDJ), del neozelandese Patrick Bevin (Israel Start-UP), che è reduce da un ottimo Giro dei Paesi Baschi, dell’austriaco Michael Gogl (Qhubeka ASSOS), ad inizio marzo sesto alla Strade Bianche, e il veterano fiammingo Sep Vanmarcke (Israel Start-Up).

Foto: LaPresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version