Ciclismo

Ciclismo, tutti gli italiani che passeranno professionisti nel 2021. Tra loro anche Colleoni, Aleotti e Milan

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Saranno quindici i corridori italiani che passeranno professionisti nel 2021. Tra essi ci sono diversi ragazzi che hanno saputo far parlare di sé nelle categorie giovanili. Faranno il loro esordio tra i grandi, infatti, alcune delle più importanti promesse del pedale azzurro per le corse a tappe come Kevin Colleoni (Mitchelton-Scott), terzo all’ultimo Giro d’Italia U23, Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe), secondo al Tour de l’Avenir 2019 e quarto quest’anno al Giro di categoria, e Filippo Conca (Lotto-Soudal), quinto nelle ultime due edizioni della Corsa Rosa riservata agli ex dilettanti e settimo al Giro della Valle d’Aosta 2019.

Farà il salto tra i professionisti, nel 2021, anche l’asso dell’inseguimento individuale Jonathan Milan (Bahrain Victorious), il quale, quest’anno, oltre ad aver sfornato grandi prestazioni ai Mondiali e agli Europei su pista, ove ha conquistato diverse medaglie, ha anche vinto una tappa del Giro U23 in volata e il titolo nazionale U23 a cronometro. Vedremo gareggiare nel World Tour anche i giovanissimi Antonio Tiberi (Trek-Segafredo) e Andrea Piccolo, i quali hanno raccolto grandissimi risultati tra gli juniores nel biennio 2018-2019. Il primo, nella categoria antecedente agli U23, è stato campione del Mondo a cronometro, mentre il secondo ha conquistato il Giro della Lunigiana e il titolo europeo delle prove contro il tempo.

Tra gli altri neopro italiani troveremo anche Leonardo Marchiori e Filippo Tagliani, i quali passeranno con l’Androni-Sidermec, il tridente Bardiani composto dal rapidissimo Tomas Trainini, da Enrico Zanoncello e dal combattente Samuele Zoccarato e Davide Bais, Samuele Rivi e il talentuoso grimpeur Alessandro Fancellu, terzo ai Mondiali juniores di Innsbruck 2018, che gareggeranno per la neo professional Eolo-Kometa. Infine, il quindicesimo neopro è il più atipico di tutti: si tratta, infatti, di un trentenne, vale a dire Davide Orrico, il quale, dopo aver fatto bene per anni nella categoria continental, ha finalmente ricevuto una chance dalla Vini-Zabù.

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Foto: Valerio Origo

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