Formula 1

Pagelle F1, GP Russia 2020: Hamilton da “harakiri”, ne approfitta Bottas! Leclerc e Perez fanno il massimo, male Vettel

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Valtteri Bottas vince il Gran Premio di Russia 2020 e ringrazia le disavventure del compagno di scuderia Lewis Hamilton. Sul tracciato di Sochi il finlandese della Mercedes vince in scioltezza approfittando della penalizzazione del campione del mondo, con Max Verstappen che, come sempre, è il “primo degli altri”. In casa Ferrari bene Charles Leclerc, mentre manca completamente la gara Sebastian Vettel. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle del Gran Premio di Russia 2020.

LE PAGELLE DEL GRAN PREMIO DI RUSSIA 2020 – F1

Lewis Hamilton 5: sembrava tutto apparecchiato per i festeggiamenti per la sua vittoria numero 91 in carriera invece, pronti via, si becca addirittura due penalizzazioni per partenze dalla pit-lane irregolari. Un errore (doppio) che davvero non si può perdonare ad un (quasi) sette volte campione del mondo. Aveva un potenziale inarrivabile in questa occasione, ma deve accontentarsi della terza posizione, con il fardello dei 10 secondi di penalità che stravolgono la sua gara, contando che aveva anche le gomme soft nel primo stint, ulteriore difficoltà per lui. Davvero una domenica da dimenticare per l’inglese.

Valtteri Bottas 9: ringrazia calorosamente il “suicidio tattico” di Lewis Hamilton e vince la sua seconda gara della stagione. Dopo mesi complicati, nei quali sembrava sempre troppo “morbido” oggi non sbaglia nulla e va a vincere senza patemi. Chiude con successo e giro più veloce in gara. Era ora Valtteri!

Max Verstappen 8: il secondo posto, e lo sapeva anche lui prima di iniziare la gara, era il massimo possibile per la sua giornata di Sochi. Pensava ragionevolmente di concludere alle spalle di Lewis Hamilton, invece termina la sua prova vedendo (da lontano) la targa di Valtteri Bottas. Mai davvero in gara, fa il suo e per l’ennesima volta conferma di essere superiore ad una vettura che, al momento, nulla può contro la Mercedes.

Sergio Perez 8: contro tutti e tutto (il suo team). Gli aggiornamenti alla Racing Point vanno solo al suo compagno Lance Stroll? Bene, il messicano se la lega al dito e disputa un weekend sensazionale. Quarto in griglia e quarto all’arrivo. Davvero contro tutto e tutti. Nel suo stile. Che animale da gara!

Daniel Ricciardo 6.5: chiude al quinto posto, ma oggi l’australiano avrà ben poco di che sorridere di questo risultato. Oggi, sinceramente, si aspettava di più. Forse non il podio (a meno di clamorosi ribaltoni dei tre big) ma almeno il quarto posto. Sergio Perez lo mette ko e la sua Renault non lo asseconda a dovere. Ad ogni modo, che differenza rispetto ad un anno fa.

Charles Leclerc 7.5: fa davvero riflettere consegnare un voto così alto ad un pilota della Ferrari per un sesto posto, certo, ma con la SF1000 a disposizione, il monegasco fa più di quel che ci si poteva attendere. Partiva decimo (dopo la penalità di Albon) e sin dall’avvio recupera posizioni. Durante la gara procede su tempi di tutto rispetto e conclude una prova solida. Un piccolo sorriso dopo la grande arrabbiatura di ieri per Charles!

Sebastian Vettel 4.5: anonimo. Dopo il “botto” di ieri, oggi non va oltre una tredicesima posizione a sandwich tra le due Alfa Romeo. Passa la sua domenica a combattere con Giovinazzi, Raikkonen e le due Haas, e non è propriamente il massimo per un 4 volte campione del mondo, ma il suo fine settimana se lo era già ampiamente rovinato ieri.

Antonio Giovinazzi 6.5: sfiora la zona punti ma, quantomeno, dimostra di essere tornato. Il pilota pugliese disputa una delle sue migliori prove stagionali con una vettura che è quel che è. Una boccata d’ossigeno dopo tanta fatica?

Lando Norris 4.5: la peggiore versione del giovane inglese della stagione. Si ferma in 15ma posizione ad oltre un giro con problemi assortiti. Oggi la McLaren è davvero affondata nel Mar Nero.

Carlos Sainz 2: come la curva nella quale si è stampato contro il muro. Un errore davvero clamoroso per lo spagnolo, non da lui. Arriva lungo alla prima staccata e affronta la chicane necessaria per tornare sul tracciato con il piede sulla tavoletta. Il suo impatto contro il muro, tuttavia, non ha scusanti. Che disastro!

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Foto: Lapresse

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