Ciclismo

Route de l’Occitanie 2020: prove di coesistenza tra Froome e Bernal. Viviani cerca la prima vittoria del 2020

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Il 1° di agosto non ci sarà solo la Strade Bianche, ma inizierà anche la Route de l’Occitanie 2020, prima di una serie di corse francesi che costituiscono praticamente un percorso di avvicinamento al Tour de France. Il tracciato si compone di quattro frazioni. Nessuna è banale, anzi, ci sono insidie ovunque, ma quella che spicca è chiaramente la terza tappa, la quale prevede le scalate di Port de Balès, Peyresourde e l’arrivo in quota sul Col de Beyrede (10,9 km al 7,2%).

La startlist della manifestazione transalpina sarà di altissimo livello. Nomi dei partecipanti alla mano, possiamo anche definirla un antipasto di Grande Boucle. Il Team Ineos, che sarà il sodalizio faro della gara, porta una formazione di rango eccelso. Ci saranno sia Egan Bernal che Chris Froome, i quali faranno le prove di coesistenza sulle strade dell’Occitania e cercheranno di capire anche qual è il loro attuale stato di forma. Ma al fianco dei due leader, c’è un altro corridore che può covare lecite chance di fare un’ottima classifica: Pavel Sivakov. Il russo, classe 1997 come Bernal, l’anno scorso ha vinto Giro di Polonia e Tour of the Alps e si è piazzato in top-10 al Giro d’Italia. In questo 2020 punta a crescere ancora e a diventare, a sua volta, una delle punte dell’ex Team Sky.

Diversi saranno i nomi di grido che proveranno a contendere il successo finale agli Ineos, ad ogni modo. Ci sarà Thibaut Pinot, che ripartirà dall’Occitania con in mente quel Tour de France che l’anno scorso sembrava poter seriamente vincere, prima che la Dea Bendata decidesse di scoccare una freccia proprio contro di lui. E sarà della partita anche Romain Bardet, il quale ha deciso di non partecipare al Giro d’Italia, come sembrava poter fare in un primo momento, per tornare alla gara di casa, dalla quale, nell’ultimo biennio, è sempre stato respinto malamente.

La Trek-Segafredo porterà l’artiglieria pesante: sia Bauke Mollema che Richie Porte, infatti, saranno della partita. Non da meno è l’Astana, la quale a Miguel Angel Lopez, capitano designato al prossimo Tour de France, affiancherà il giovane russo Aleksander Vlasov. Il vincitore del Giro d’Italia U23 2018, peraltro, aveva iniziato il 2020 alla grandissima, vincendo una frazione e piazzandosi al secondo posto nel Tour de la Provence, superato solo da Nairo Quintana, ispiratissimo a febbraio e marzo.

A proposito di Quintana, il fuoriclasse colombiano non sarà della partita, ma la sua Arkea potrà comunque contare su una punta di qualità quale il campione di Francia Warren Barguil. La maglia a pois del Tour 2017 aveva cominciato, a sua volta, molto bene il 2020 piazzandosi al quarto posto nella Classic de l’Ardèche e al secondo nella Royal Bernard Drome Classic. Per quanto concerne, invece, un’altra squadra ricca di ottimi corridori, quale la Bahrain-McLaren, il capitano dovrebbe essere Hermann Pernsteiner, ma al fianco dello scalatore austriaco ci saranno un paio di giovani che potrebbero sorprendere: il neerlandese Kevin Inkelaar, sul podio al Giro della Valle d’Aosta nel 2018 e nel 2019, e il colombiano Santiago Buitrago Sanchez, che già aveva mostrato lampi della sua classe ad inizio 2020.

Per quanto concerne la truppa azzurra, di corridori che hanno chance di fare una buona classifica ci sono solo Fausto Masnada della CCC, Simone Petilli della Circus-Wanty Gobert e Giovanni Carboni della Bardiani. Oltre a questi, in montagna potrebbe farsi vedere il giovanissimo Filippo Zana della Bardiani, l’anno scorso vincitore del GP di Capodarco. Tuttavia, l’ex Trevigiani non pare ancora pronto per competere con i migliori della graduatoria generale in una gara con questo livello di partecipazione.

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In compenso, è particolarmente nutrito il contingente degli sprinter. Al via della Route de l’Occitanie 2020, infatti, troviamo la Cofidis con Elia Viviani e i suoi fidati Simone Consonni e Fabio Sabatini, Sonny Colbrelli della Bahrain-McLaren, Matteo Malucelli della Caja Rural, Niccolò Bonifazio della Total Direct Energy e Andrea Pasqualon della Circus-Wanty Gobert. Negli arrivi a ranghi compatti, il rivale più temibile per le ruote veloci nostrane verosimilmente sarà Bryan Coquard della Vital Concept.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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