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Judo, i giovani emergenti dell’Italia che potrebbero tentare la qualificazione in extremis per le Olimpiadi 2021

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Sono passati ormai 22 mesi dall’inizio ufficiale del periodo di qualificazione olimpica nel judo, un lasso di tempo molto esteso che ha già permesso a molti atleti di ipotecare il pass per Tokyo in attesa di capire però quando si potrà tornare a gareggiare e soprattutto se verrà apportata una modifica più o meno importante al sistema di qualificazione. La Federazione internazionale, dopo aver ricevuto la notizia dello slittamento al 2021 (dal 23 luglio all’8 agosto) dei Giochi Olimpici per l’emergenza coronavirus, sarà infatti chiamata a decidere come concludere nel migliore dei modi le qualificazioni a cinque cerchi riprogrammando il calendario.

Per quanto riguarda il circuito maggiore, l’ultimo torneo disputato prima della pausa forzata (sospensione di tutti gli eventi in programma fino a fine aprile) risale al Grand Slam di Dusseldorf del 21-23 febbraio, mentre sono stati cancellati quattro Grand Prix ed il Grand Slam di Ekaterinburg. In questo momento l’Italia potrebbe contare su sette atleti virtualmente qualificati per l’Olimpiade tramite ranking: Manuel Lombardo (66 kg), Fabio Basile (73 kg), Christian Parlati (81 kg), Nicholas Mungai (90 kg), Odette Giuffrida (52), Maria Centracchio (63 kg) e Alice Bellandi (70).

Un eventuale proroga di un anno (fino al 30 maggio o al 30 giugno 2021) del periodo valido per la qualificazione a Tokyo potrebbe però cambiare notevolmente gli equilibri nelle varie categorie, riaprendo di fatto i giochi anche per i judoka attualmente nelle retrovie del ranking (o addirittura a secco di punti). D’altronde nel 2016 Fabio Basile ed Elios Manzi ci hanno insegnato che è possibile raggiungere il pass olimpico anche in extremis con un paio di exploit inattesi dopo aver raccolto le briciole nel World Tour fino a quel momento. Quest’oggi ci si chiede dunque chi possa replicare l’impresa del torinese e del siciliano, sfruttando un possibile allungamento del periodo di qualificazione per scalare velocemente la classifica ed entrare prepotentemente in lotta per il pass.

A livello giovanile, dopo l’ascesa dei campioni del mondo junior 2018 Lombardo, Parlati e Bellandi, il movimento italiano è in salute ma non è semplice potersi aspettare un ingresso prorompente nel circuito maggiore nel giro di pochi mesi da parte delle giovani promesse azzurre. Potrebbe provarci nei -48 kg femminili la talentuosa classe 2002 Assunta Scutto, reduce da un 2019 sensazionale e già capace lo scorso 15 febbraio di salire sul podio a Bratislava in una prova senior del circuito continentale battendo la n.37 al Mondo.

Nella passata stagione hanno ben figurato a livello junior alcuni judoka interessanti come Gennaro Pirelli (bronzo mondiale nei -90 kg), Edoardo Mella (bronzo iridato nei -73 kg, categoria “chiusa” però da Basile) e Silvia Pellitteri (argento europeo nei -57 kg), ma attenzione anche alla possibile esplosione di Biagio D’Angelo, 21enne reduce a fine febbraio da un ottimo secondo posto all’European Open di Varsavia nei -60 kg. Infine sarà quasi impossibile la partecipazione a Tokyo nel 2021 (a meno di una crescita improvvisa ed inattesa), ma la giovanissima classe 2003 Veronica Toniolo sembra avere tutte le carte in regola per diventare una futura protagonista del judo mondiale dopo aver già centrato la doppietta Europeo-Mondiale Cadetti nei -52 kg.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Fijlkam

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