Sci Alpino

Sci alpino, slalomisti azzurri all’esame della pista tabù di Schladming. Vinatzer e Gross ci provano

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Nel panorama del Circo Bianco ci sono piste peggiori a livello statistico, ma la Planai di Schladming non è sicuramente una tra quelle che più hanno sorriso ai colori italiani. Due soli podi nelle sette discese disputate, uno nei quattro supergiganti, ancora uno nei quattro giganti e due sole vittorie nelle 24 gare di slalom che si sono corse ed in entrambi i casi con il leggendario Alberto Tomba. L’ultimo successo, quindi, è datato 8 gennaio 1998, mentre l’ultimo podio è datato 27 gennaio 2015 con il secondo posto di Stefano Gross alle spalle di Aleksandr Khoroshilov.

In poche parole, dunque, la Planai è risultata particolarmente ostica per gli sciatori azzurri. I nostri alfieri saranno in grado di invertire questo trend nella gara di domani sera? Come sempre il pendio austriaco sarà esaltato dalla luce dei riflettori, con la prima manche che scatterà alle ore 17.45, quindi la seconda e decisiva prenderà il via alle ore 20.45. I tifosi di casa erano abituati bene con Marcel Hirscher, vincitore delle due ultime edizioni, mentre nelle due precedenti il successo era andato a Henrik Kristoffersen. Il norvegese, quindi, prende di diritto i galloni di grande favorito per lo slalom di Schladming con i consueti avversari di sempre: gli svizzeri Daniel Yule e Ramon Zenhaeusern, i francesi Clement Noel e Alexis Pinturault, senza dimenticare i padroni di casa austriaci, da Marco Schwarz in ampia ripresa, Michael Matt e Manuel Feller. 

E gli italiani? Dopo alcuni guizzi, come i podi di Stefano Gross in Val d’Isere e quello di Alex Vinatzer a Zagabria, i nostri portacolori hanno mancato un po’ troppo visita, con diverse buone occasioni gettate alle ortiche e ben poche soddisfazioni. L’infortunio che ha estromesso Manfred Moelgg dalla stagione non ha sicuramente aiutato un gruppo che ha bisogno di una guida. I vari Simon Maurberger, Riccardo Tonetti, Francesco Gori, Tommaso Sala e Federico Liberatore, sono alla ricerca della manche giusta, e della gara perfetta per poter emergere, mentre Giuliano Razzoli dall’alto della sua esperienza sa perfettamente che starà in lui ritrovare le giuste sensazioni per brillare.

Chi avrà la lente d’ingrandimento su di sè saranno, ancora una volta, Stefano Gross e, soprattutto, Alex Vinatzer. Il trentatreenne di Pozza di Fassa ha stupito tutti con il podio di Val d’Isere dopo il lungo infortunio, prima di una flessione. Per questo motivo sarà solamente questione di tempo per rivederlo ai piani alti della classifica, mentre per il ventenne di Selva di Val Gardena l’euforia dopo il terzo posto di Zagabria deve essere ancora metabolizzata. Il futuro è dalla sua parte, ma conoscendo il carattere di questo giovane talento, i risultati li vuole sin da subito. Anche se si gareggerà sulla famigerata Planai. Il pendio giusto per riportare in alto l’Italia, laddove ha sempre faticato.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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