Ciclismo

Ciclismo, Mondiali 2019: la prima volta della Danimarca. Italia, il digiuno prosegue e sale a 11 anni

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Mads Pedersen ha vinto la prova in linea maschile dei Mondiali 2019 di ciclismo, il 23enne ha stupito tutti nello Yorkshire e ha letteralmente fatto saltare i pronostici della vigilia: ha trionfato un giovane talento, l’uomo che non ti aspetti che in questa occasione ha saputo essere perfetto e imporsi al termine di una durissima giornata caratterizzata da un autentico acquazzone che ha messo fuori gioco fuoriclasse come Van der Poel, Evenepoel, Alaphilippe, Sagan e Gilbert. Il danese è arrivato a giocarsi il titolo nella ristretta volata col nostro Matteo Trentin e con lo svizzero Kueng, tutto sembrava apparecchiato per il successo dell’azzurro e invece l’alfiere della Trek-Segafredo ha tirato fuori dal cilindro uno sprint di qualità che gli ha permesso di salire sul gradino più alto del podio.

Pedersen ha compiuto una vera e propria impresa anche perché la sua Danimarca non aveva mai vinto il Mondiale, la rassegna iridata di questo sport esiste dal 1927 e in più di novant’anni di storia (interrotta solo in concomitanza del secondo conflitto bellico, si disputa ogni stagione) il suo Paese non era mai riuscito a conquistare l’oro nella prova regina. Ora il 23enne vestirà la maglia arcobaleno per i prossimi 12 mesi e la rimetterà in palio a Martigny, su un percorso per scalatori caratterizzato da una salita di 4 km al 10% di pendenza media da ripetere per ben sette volte. L’Italia spera di placare la delusione odierna sul tracciato svizzero, l’uomo di riferimento sarà Vincenzo Nibali che inseguirà il sogno iridato dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Intanto prosegue il digiuno della nostra Nazionale che non vince i Mondiali addirittura da 11 anni: bisogna risalire alla magica rasoiata di Alessandro Ballan a Varese 2008 per ritrovare l’ultimo azzurro capace di laurearsi Campione del Mondo. Nell’appuntamento casalingo arrivò anche l’argento di Damiano Cunego e quelle furono le ultime medaglie dell’Italia ai Mondiali fino al secondo posto odierno di Matteo Trentin.

 

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Foto: Shutterstock

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