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Ciclismo, Mondiali 2019: analisi del percorso e possibili chiavi tattiche. Possibile una volata a ranghi ridotti

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Domenica andrà in scena la gara più attesa dei Mondiali 2019 di ciclismo, la prova in linea Elite maschile. Ci attende una corsa spettacolare nello Yorkshire (Gran Bretagna) con i professionisti che si daranno battaglia nei 280 km con partenza da Leeds e arrivo ad Harrogate per conquistare l’ambita maglia iridata. Tanti i corridori in grado di fare la differenza e anche gli azzurri sono pronti a essere protagonisti. Andiamo quindi ad analizzare il percorso e i possibili scenari tattici della corsa.

La prima parte del tracciato presenta diversi saliscendi, alternati da tratti in falsopiano. Sulla carta nella fase iniziale della gara potrebbe prendere il largo una fuga con rappresentanti di Nazioni di secondo piano ed eventualmente anche qualche corridore più pericoloso. In questo caso allora potrebbero già mettersi a tirare le formazioni dei favoriti, altrimenti ci sarà un’andatura più moderata. Dopo 58 km inizierà la salita di Cray (3,9 km al 4,3%). Sarà il primo momento delicato per i big, perché la velocità si alzerà e sarà importante essere nelle prime posizioni. Poi al km 90 si scalerà l’ascesa di Buttertubs (5,7 km al 5,2%) e al km 116 quella di Grinton Moor (4 km al 5,3%). In questo tratto ci potrebbe essere il forcing delle Nazioni di riferimento e quindi una selezione importante in gruppo. Dopo la discesa ci sarà un tratto di falsopiano di circa 40 km, in cui bisognerà gestire bene le energie e gli uomini a disposizione.

A 96,8 km dal traguardo inizierà il circuito finale di Harrogate, con sette giri da 13,8 km da percorrere. Si tratta di un tracciato tecnico e impegnativo, in cui nella prima parte si dovranno affrontare tre brevi salite, mentre la seconda è caratterizzata da una serie di curve ad angolo retto, che in caso di strada bagnata, diventerebbero molto insidiose. Sulla carta potrebbe rimanere un gruppetto ristretto a giocarsi la vittoria allo sprint, ma non è da escludere che qualche corridore possa tentare anche un’azione in solitaria negli ultimi giri. In ogni caso bisognerà stare particolarmente attenti all’ultimo chilometro, con un duro strappo di circa 150 metri e poi la strada in leggera salita fino al traguardo.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Bob Cullinan / Shutterstock.com

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