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Judo, Grand Prix Hohhot 2019: il Giappone si presenta con le stelle al primo evento di qualificazione olimpica a punteggio massimo, assente l’Italia

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Dal 24 al 26 maggio il circuito maggiore del judo internazionale torna protagonista con il Grand Prix di Hohhot 2019 (Cina), primo torneo di qualificazione olimpica a punteggio pieno dopo 12 mesi in cui gli eventi hanno assegnato metà del punteggio complessivo possibile. La manifestazione vedrà ben 345 atleti provenienti da 44 Paesi ai nastri di partenza di un torneo estremamente competitivo alla luce della qualità della start list. Diverse selezioni del Vecchio Continente, tra cui l’Italia, hanno deciso di saltare la trasferta asiatica (anche se importante per il ranking olimpico) per preparare al meglio gli European Games di Minsk del 22-25 giugno.

Nonostante l’assenza di qualche judoka europeo di spicco, il Grand Prix cinese può vantare la bellezza di quattro atleti in vetta ai rispettivi ranking di categoria: le giapponesi Tsukasa Yoshida (57 kg), Funa Tonaki (48 kg), Chizuru Arai (70 kg) e la cubana Idalys Ortiz (+78 kg). Alle spalle dei padroni di casa della Cina, i quali dovrebbero sfruttare il massimo contingente di 56 partecipanti, il Giappone è la selezione con il maggior numero di rappresentanti (28) e di conseguenza la favorita principale per la prima posizione nel computo dei podi della kermesse. La Nazionale del Sol Levante si presenta a Hohhot con le stelle del proprio movimento, tra cui spicca la campionessa iridata in carica dei -52 kg Uta Abe, all’esordio assoluto nella stagione 2019 dopo aver dominato in lungo e in largo tutte le competizioni disputate nel 2018. Nelle categorie maschili ci saranno anche i campioni iridati 2018 Naohisa Takato (Giappone, 60 kg), Hifumi Abe (Giappone, 66 kg), Saeid Mollaei (Iran, 81 kg) e Guham Cho (Corea del Sud, 100 kg) a rendere la tre-giorni di Hohhot uno spettacolo davvero imperdibile.

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Foto: IJF

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