Pallavolo

Volley, uno scudetto da Pantere! Conegliano, la più forte e cattiva: da Fabris a De Gennaro, da Hill a Folie. La festa delle Campionesse d’Italia

Stefano Villa

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Conegliano è semplicemente stata la squadra più forte, quella capace di mostrare i muscoli nel momento più importante della stagione e di vincere meritatamente il secondo scudetto della propria storia dopo quello del 2016. Le Pantere si sono laureate Campionesse d’Italia sconfiggendo Novara con un pesante 3-1 nella serie, sfatando il tabù Igor da cui avevano perso le due Finali di Coppa Itala e Supercoppa Italiana: nell’atto conclusivo dei playoff, infatti, le ragazze di coach Santarelli hanno fatto saltare il banco e si sono rivelate imprendibili, sovvertendo i favori del pronostico.

Novara, dominatrice della regular season e vincitrice dei primi due trofei stagionali, sembrava avere qualcosa in più tecnicamente e aveva a proprio vantaggio anche il fondamentale fattore campo. Qualcosa si è però spezzato nell’ingranaggio perfetto della macchina guidata da Massimo Barbolini, la Imoco ha minato le certezze delle piemontesi e ha festeggiato in un gremito PalaVerde con oltre 5000 spettatori in lacrime per un successo già entrato nella leggenda. Questa Conegliano è stata più forte degli infortuni avuti in stagione (quello della fortissima schiacciatrice Megan Easy a inizio anno, quello della centrale Robin De Kruijf a metà percorso e quella di Raphaela Folie nella gara3 del 25 aprile), è stata più cinica nei momenti caldi, si è unita e ha dominato l’ultimo mese di gare: spazzata via Modena ai quarti, eliminata Scandicci con un roboante 3-0 espugnando il campo avversario per due volte, poi l’apoteosi conclusiva con la Igor.

La vittoria di questa sera era nell’aria: il successo esterno in gara3 aveva messo in mostra lo strapotere delle venete e le criticità delle piemontesi, in casa questa Imoco non poteva crollare e ha così completato una cavalcata da sogno. Non finisce qui perché il prossimo weekend c’è la Final Four di Champions League: la semifinale contro il VakifBank sembra proibitiva ma questa squadra ha fatto capire che tutto è possibile, il sogno di alzare il trofeo più importante è più vivo che mai dopo aver perso lo scorso anno proprio contro la corazzata turca di Giovanni Guidetti.

Questo scudetto ha tantissime protagoniste, Conegliano è una squadra compatta che non poggia tanto sul singolo ma sulle prodezze di tutte le giocatrici. L’opposto croato Samanta Fabris è stata strepitosa in gara4 mettendo a terra 31 punti e risultando incisiva per tutta la stagione, rientrando dall’infortunio (Anna Nicoletti l’ha ottimamente sostituita). La palleggiatrice polacca Joanna Wolosz ha fatto degli importanti salti in avanti, la sua regia è eccellente, varia molto il gioco, riesce ad azionare al meglio tutte le compagne. La diagonale d’attacco con la messicana Samantha Bricio e la statunitense Kimberly Hill è tra le più forti al mondo, entrambe sono in grado di spaccare la partita con ottimi colpi in diagonale e in lungolinea. Un monumento deve essere costruito a Monica De Gennaro, un libero eccezionale in grado di tirare su ogni pallone e di brillare più che mai: ha contenuto le bordate di Egonu e di tutte le avversarie che si è trovata davanti. Al centro le azzurre Anna Danesi e Laura Melandri che ha degnamente sostituito Raphaela Folie, rientrata da un infortunio e subito salita in quota prima di farsi nuovamente male in gara3. E poi Daniele Santarelli, coach meticoloso e preciso che ha forgiato le sue ragazze e le ha trascinate verso il trionfo, non andando mai in confusione durante i tanti momenti difficili avuti in stagione: l’ex vice di Davide Mazzanti, a cui ha dedicato lo scudetto, è sbocciato.

 





(foto Ettore Griffoni)

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