Formula 1

F1, GP Azerbaijan 2018: strategia determinante in gara. Mercedes temibile con le SuperSoft, occhio alla safety-car

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Sarà ancora Sebastian Vettel a scattare davanti a tutti. Il tedesco ha ottenuto la sua terza pole position consecutiva nel GP d’Azerbaijan con il tempo di 1’41″498. Il tedesco aveva già dimostrato al mattino di aver risolto i problemi di feeling mostrati ieri e lo ha confermato nel pomeriggio completando il giro più veloce in qualifica. Come in Cina, il pilota della Ferrari ha piazzato la zampata proprio quando più contava, nel Q3, dopo che nelle precedenti sessione era stato Kimi Raikkonen il più veloce.

Una sessione poco fortunata per Kimi, solo sesto in griglia di partenza, pagando a caro prezzo un errore nel suo ultimo tentativo dopo che già nel Q2 non era stato perfetto. Difficoltà che hanno costretto il team di Maranello a usare l’UltraSoft e sarà una gara ancor più in salita. Le gomme a banda viola, infatti, sono più soggette al degrado e va da sé che la prima parte di corsa per il n.7 sarà complicata. I turni di prove hanno dimostrato che le SuperSoft hanno una resa molto più costante ed tutti i top driver, compreso Vettel, hanno fatto questa scelta.

In questo senso sia la Mercedes che la Red Bull si sono dimostrate assai performanti. Lewis Hamilton (2°) e Valtteri Bottas (3°) hanno la possibilità di attaccare fin dalla prima curva disponendo anche, per alcuni giri, di una mappatura particolare del motore che potrebbe regalare più potenza alle due Frecce d’Argento. Dal canto loro, Daniel Ricciardo (4°) e Max Verstappen (5°) hanno fatto vedere di avere nella costanza il loro asso nella manica: una sequenza di giri velocissimi nella simulazione del passo gara del venerdì ha lasciato a bocca aperta a tutti. Vedremo se ciò si confermerà.

 

Tuttavia, parlando di un tracciato cittadino, l’intervento della Safety Car potrebbe andare a scompaginare i piani di tutti. Nel 2017, la strategia dei team fu condizionata dal suo ingresso e dalla bandiera rossa. Ricciardo vinse fermandosi tre volte (supersoft-soft-supersoft-supersoft, la sequenza): l’australiano, partito 10°, effettuò il secondo pit stop in regime di SC e il terzo in red flag per cui si si può aspettare davvero di tutto. Saranno i dettagli a fare la differenza.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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