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Karate, Serie A 2018: Lorena Busà splendida a Salisburgo! Seconda nella categoria -55 kg. L’Italia chiude con tre podi

Mauro De Riso

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Il podio che non ti aspetti. Lorena Busà, sorella d’arte, ha conquistato il secondo posto nell’ultima giornata della seconda tappa della Serie A 2018, in programma a Salisburgo. L’azzurra ha realizzato un percorso entusiasmante nella categoria -55 kg, quella in cui, per intenderci, solitamente si distingue in positivo Sara Cardin, incappata stavolta in una delle sue rarissime giornate storte.

La Busà, sorella di Luigi, plurimedagliato nel kumite e punto di riferimento del karate in Italia, ha sconfitto per hantei al primo turno la danese Caroline Alberg (2-2) per poi carburare e superare 5-1 la serba Suzana Lulic e soprattutto la fortissima brasiliana Valeria Kumizaki, annichilita con un pesante 5-0 nei sedicesimi di finale. La cavalcata della Busà è proseguita agli ottavi contro la kazaka Gulmira Ussenova, sconfitta 1-0, e ai quarti contro la giapponese Sara Yamada, battuta con un perentorio 5-0. In semifinale l’azzurra ha eliminato Amy Connell con un netto 5-2, ma all’ultimo atto è stata costretta ad arrendersi al cospetto della croata Alesandra Hasani, che ha prevalso 5-1 lasciando a Lorena Busà comunque la soddisfazione per un eccellente secondo gradino del podio.

Per Sara Cardin, invece, è arrivata la cocente eliminazione al secondo turno per hantei ad opera della serba Branka Arandjelkovic (0-0), una sconfitta vendicata dalla straordinaria prova della compagna di squadra, che ha conquistato il terzo podio per i colori azzurri a Salisburgo dopo il secondo posto di Silvia Semeraro nella categoria -68 kg e il terzo posto del team maschile del kata.

Nella categoria +68 kg, intanto, si è ben comportata Greta Vitelli, sconfitta ai quarti dall’egiziana Shymaa Aboualyazed (0-2), poi vincitrice del torneo, e superata ai ripescaggi per hantei dalla slovacca Dominika Tatarova (0-0). Buona anche la prestazione di Angelo Crescenzo, fermato ai quarti della categoria -60 kg dall’ucraino Ihor Uhnich (0-2), mentre Mattia Pampaloni è arrivato fino al terzo incontro della pool di ripescaggio, cedendo contro il saudita Sultan Alzahrani (0-2). Non ha brillato, infine, Simone Marino (+84 kg), che si è arreso subito all’olandese Tyron-Darnell Lardy (1-3) e poi nei ripescaggi è crollato contro il bielorusso Aliaksei Vodchits (0-8). Per l’Italia, in ogni caso, va in archivio un torneo tutto sommato positivo, che consolida il livello di competitività di un gruppo in grado anche di trovare risorse inattese e di occupare il podio con discreta frequenza in ambito internazionale.





Foto: Facebook Lorena Busà

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