OSCAR 2017 – Il Miglior Sportivo Invernale dell’anno è… La top 5: l’urlo di Pellegrino, i record di Goggia, la Coppa di Fill

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Il 2017 è stato un anno meraviglioso per lo sport italiano che ha vissuto e ammirato tantissimi successi. Come da tradizione OASport conferisce i suoi premi e onora i migliori atleti azzurri della stagione che si sta per concludere con i consueti Oscar.

Arriva il momento della speciale classificata riservata al miglior sportivo invernale dell’anno. Una top 5 tutta azzurra, dei nostri migliori 5 rappresentanti, quelli che hanno regalato più emozioni e trionfi.

Per conoscere la top 5 del miglior sportivo invernale dell’anno clicca in ordine sulle pagine 2, 3, 4 e via dicendo. Dalla quinta alla prima posizione, per scoprire dal basso verso l’alto la nostra speciale classifica.

 

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DOMINIK FISCHNALLER:

Il fenomeno dello slittino azzurro riesce a mettere il timbro anche su questa stagione riuscendo a conquistare due bronzi ai Mondiali di Igls: due sigilli importanti per il 24enne altoatesino che riporta l’Italia sul podio della rassegna iridata con pieno merito, conformando di poter sempre dire la sua nei contesti più importanti, mettendosi in luce sia nella prova classica che nella sprint. Pesa tantissimo la vittoria ottenuta in Coppa del Mondo sul budello di PyeongChang proprio dove si disputeranno le Olimpiadi Invernali tra meno di due mesi. Iniezione di fiducia molto importante, quella pista sembra piacergli e chissà che non riesca a farci sognare.

 

(foto Paola Castaldi)

 

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FEDERICA BRIGNONE:

C’è lei sul gradino più alto del podio della mitologica gara di Aspen, tripudio di bandiere tricolori sui pennoni, Inno di Mameli in terra americana, Italia in festa, tripletta incredibile nel gigante delle finali: Brignone-Goggia-Bassino davanti a tutti, 21 anni dopo l’unico precedente (Compagnoni, Panzanini, Kostner). La 27enne ha vinto tre gare in stagione (oltre alla prova negli USA vanno ricordati il gigante di Plan de Corones e la combinata di Crans-Montana), è stata quinta in classifica generale di Coppa del Mondo, si è piazzata per tre volte nella top ten ai Mondiali confermando di essere una delle stelle dello sci italiano.

 

(foto Pier Colombo)

 

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SOFIA GOGGIA:

Una delle grandi rivelazioni della stagione, esplosa nel cuore dell’inverno mantenendo le attese di chi vedeva in lei un possibile nuovo fenomeno dello sci alpino. Abbiamo trovato una stella che si distingue per la continuità, un’atleta polivalente in grado di brillare in quattro discipline, una fuoriclasse che a suon di risultati ha fatto breccia nel cuore degli italiani.

La 25enne di Bergamo è già diventata l’esponente di punta del nostro sci firmando già alcuni record storici: maggior numero di podi in una stagione (13, battuta Debora Compagnoni), di punti un’edizione di Coppa del Mondo (1197), prima a ottenere podi in quattro discipline differenti. Senza dimenticarsi del bronzo ottenuto in gigante ai Mondiali e le due vittorie sulla pista di Jeongseon dove a febbraio si disputeranno le Olimpiadi.

 

(foto Pier Colombo)

 

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PETER FILL:

Nessuno come lui nella storia dello sci italiano: prima delle sue imprese, l’Italia non aveva mai gustato il sapore della Coppa del Mondo di discesa libera, il 35enne ne conquista addirittura due consecutive ed entra nella leggenda con pieno merito grazie a una continuità spaventosa (e a qualche infortunio degli altri big) che è stata ineguagliabile per tutti gli avversari (spicca comunque anche il trionfo di Lillehammer, il terzo in carriera dopo che l’anno scorso aveva fatto sua la Classicissima di Kitzbuehel).

L’urlo di gioia dopo aver appreso di aver conquistato la Sfera di Cristallo per la seconda volta di fila è una delle immagini più belle, genuine, limpide dello sport italiano nel 2017: emozioni uniche e impareggiabili, degne di un Campione umano e semplice che è riuscito ad andare oltre ogni ostacolo e a risplendere come forse nemmeno lui si aspettava. Ci ha regalato un vero e proprio sogno, una ciliegina sulla torta nella stagione degli sport invernali.

 

(foto Pentaphoto)

 

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FEDERICO PELLEGRINO:

Si è comportato da vero Camoscio delle Alpi laureandosi Campione del Mondo per la prima volta nella storia: la sprint a tecnica libera di Lahti è terra di conquista per il Re del fondo, il Principe delle volate sugli sci stretti, il pioniere azzurro che riscrive la leggenda italica nella disciplina (mai avevamo vinto in questa specialità). Il valdostano confeziona uno sprint da monumentale numero 1, di rabbia e di prepotenza infilza tutti i rivali, con una gamba da highlander demolisce psicologicamente e fisicamente maestri come Ustiugov, Krogh e quel Klaebo che ha iniziato la stagione dominando e che solo Chicco sembra poter contenere.

Le nevi sono il suo habitat naturale, uno spazio vitale, ossigeno imprescindibile e terra di conquista per realizzare i sogni di bambino, per essere il migliore di tutti. Un volto pulito, un atleta acqua e sapone, un ragazzo delizioso anche senza sci e scarponi, genuino come le sue esultanze sfogo di gesta indelebili.

A 27 anni, dopo aver già vinto la Coppa del Mondo di specialità nel 2016, si consacra come uno dei più grandi di sempre del fondo italiano (in Finlandia ha conquistato anche l’argento nella prova a squadre con Didi Noeckler) e si lancia verso le Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018: un Camoscio saltellante e dal cuore immenso riuscirà a realizzare l’impresa contro l’Orso norvegese?

 

(foto Valerio Origo)

 

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