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Volley, Europei 2017 – Oggi la Finale, Russia-Germania: Mikhaylov e compagni favoriti per il bis, i tedeschi di Andrea Giani cercano l’impresa

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La Finale che nessuno si aspettava: Russia-Germania sarà l’atto conclusivo degli Europei 2017 di volley maschile in programma questa sera (ore 20.30) alla Tauron Arena di Cracovia (Polonia). I tedeschi sono al primo match per l’oro della loro storia, i russi tornano a lottare per il titolo dopo quattro anni dal trionfo del 2013 quando sconfissero l’Italia (è la loro unica affermazione, tralasciando i precedenti come URSS).

Sarà dunque una sfida inedita a decidere i nuovi Campioni d’Europa che succederanno alla Francia e saranno proprio gli uomini di Shlypanikov a presentarsi da super favoriti della vigilia. La Russia, con Sergio Busato come secondo (da oltre vent’anni emigrato, tra le tante cose ha vinto anche le Olimpiadi di Londra 2012 da vice di Alekno), non ha ancora perso un set durante il proprio cammino: ha letteralmente divorato il Belgio in semifinale (e i Red Dragons avevano eliminato l’Italia e battuto la Francia all’esordio), ha surclassato la Slovenia per due volte tra quarti di finale e girone dove aveva avuto la meglio anche su Bulgaria e Spagna.

Dopo l’addio di coach Alekno, l’ammutinamento di big come Muserskiy e l’assenza di alcuni uomini importanti causa infortunio, la Russia si era presentata agli Europei a fari spenti e invece ha strabiliato tutti. Non era la grande favorita della vigilia ma si sapeva che per blasone andava assolutamente temuta e che un gruppo giovane ma talentuoso avrebbe comunque potuto fare la differenza. Pochi possono vantare un opposto di lusso come Mikhaylov, uno schiacciatore del calibro di Volkov e un palleggiatore esperto come Grankin (interscambiabile con Butko): parliamo di uomini, insieme al martello Berezhko e ai due promettenti centrali Volvich e Vlasov, che possono davvero fare la differenza.




 

Dall’altra parte della rete, invece, la Germania cerca di fare saltare il banco proprio in quella Polonia che tre anni fa portò in dote un inatteso bronzo iridato. Dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali 2018 e aver deluso nel secondo livello della World League, la squadra guidata da coach Andrea Giani non era particolarmente accreditata.

Il Giangio, alla seconda finale europea consecutiva dopo aver perso quella di due anni fa alla guida della Slovenia, aveva invece fiducia nei suoi ragazzi ma è stato fondamentale il ritorno di Georg Grozer, un opposto davvero micidiale in grado di spostare gli equilibri da solo come ha fatto durante la semifinale con la Serbia: sotto 0-2, sfruttando un cambio tra i centrali, i tedeschi si sono rialzati e hanno ribaltato il parziale da sfavoriti grazie alle bombe dell’uomo simbolo. Sono però fondamentali anche gli schiacciatori Fromm e Kaliberda: un reparto offensivo di prim’ordine che ha fatto la differenza insieme al centrale Krick, al palleggiatore Kampa e all’intelligenza di uno dei pilastri della Generazione dei Fenomeni.

Il cammino della Germania è stato leggermente più travagliato: oltre alla semifinale già citata, 3-1 alla Repubblica Ceca nei quarti di finale già sconfitta nel girone, vittoria sull’Italia al tie-break nel match d’apertura e 3-0 alla Slovacchia.

Si preannuncia una partita molto accesa. La Russia cercherà subito di scappare, la Germania proverà a rimanere attaccata ma dovrà sfruttare bene la propria difesa e smarcare Grozer con facilità per scardinare il muro avversario. Attenzione alla battuta che potrebbe essere il fondamentale determinante. Nel pomeriggio la finalina per il bronzo tra la Serbia e il Belgio (slavi favoriti e a caccia di riscatto, i Red Dragons inseguono la prima medaglia della loro storia).

 

(foto CEV)

1 Commento

  1. Nany74

    3 Settembre 2017 at 08:55

    La cosa che mi fa davvero impazzire è che squadre come la Russia, nel tempo di una World League, riescono ad amalgamare un cambio generazionale ed a proporre una squadra iper competitiva. Chissà come mai queste cose riescono sempre agli altri e non all’Italia…………mah…………

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