Doping

Olimpiadi Rio 2016: entro venerdì la decisione sui russi esclusi

Francesco Caligaris

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Entro venerdì. Anche perché poi, il giorno successivo, le Olimpiadi inizieranno per davvero. Se Alex Schwazer dovrà attendere fino al 9 agosto per sapere se potrà gareggiare o meno nella marcia dopo la seconda positività che puzza di complotto, i russi esclusi dalle rispettive federazioni internazionali – almeno 90 di cui 67 dell’atletica, epurata per intero – conosceranno il proprio destino nel giorno della cerimonia inaugurale.

Lo scrive il Corriere dello Sport che rivela anche il meccanismo dell’eventuale perdono: il Cio ha infatti nominato tre “saggi” super partes (il turco Ugur Erdner, presidente della federazione tiro con l’arco; la tedesca Claudia Bokel, della commissione atletica; lo spagnolo Juan Antonio Samaranch, figlio dell’ex presidente del Cio) che valuteranno caso per caso la situazione di ogni singolo atleta. Le esclusioni erano esplose in seguito all’articolo 3 deliberato lo scorso 24 luglio sempre dal Cio: no allo stop totale, ma fuori da Rio 2016 chiunque avesse scontato in passato una squalifica per doping.

In questo modo il nuoto ha perso Yulia Efimova, medaglia d’oro a Kazan 2015 nei 100 rana. La 24enne ha già dichiarato il proprio ricorso al Tas di Losanna, così come Nikita Lobintsev e Vladimir Morozov impossibilitati a partecipare ai Giochi perché presenti nel rapporto McClaren/Wada sui casi di doping coperti dallo stato russo. Le udienze non sono ancora state programmate, ma entro venerdì si dovrebbe sapere comunque se potranno comunque volare in Brasile o meno.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Georgian Swimmers Club

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