Artistica

Ginnastica, Italia e Olimpiadi: tra sfortuna, legni e furti di giuria. 7 quarti posti e 2 medaglie in 8 anni…

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Nelle ultime tre edizioni delle Olimpiadi, cioè da Pechino 2008 a Rio 2016, l’Italia della ginnastica ha collezionato 2 medaglie e addirittura 7 quarti posti! Solo a Londra 2012 siamo riusciti a tornare a casa con le tasche piene grazie a Matteo Morandi (bronzo agli anelli) e alle Farfalle della ritmica (bronzo nel concorso generale).

Falegnameria, sfortuna, colpa delle giurie. Agli azzurri è sempre mancato quel decimo, quel centesimo per poter festeggiare il risultato pieno e salire sul podio a cinque cerchi. Lo squilibrio tra la gloria e il piazzamento di prestigio è decisamente elevato. Le polemiche sulle giurie hanno sempre alimentato i bilanci post-olimpici, spesso con buona ragione.

 

Indimenticabile quanto successe otto anni fa in Cina con addirittura tre legni! Andrea Coppolino quarto agli anelli (indubbiamente uno dei verdetti più controversi della storia recente per la nostra artistica, anche a livello internazionale riconosciuto come meritevole della medaglia), Igor Cassina quarto alla sbarra da Campione Olimpico in carica, le ragazze della ritmica quarte con le immeritevoli padrone di casa addirittura d’argento davanti al proprio pubblico.

Le lacrime versate da Vanessa Ferrari a Londra 2012 resteranno nella nostra memoria ancora a lungo. Quel dannato parimerito con Aliya Mustafina, la stupida regola che la priva del bronzo per peggiore esecuzione, decimi tolti a un esercizio di ottima fattura. La bresciana ci ha riprovato due settimane fa a Rio de Janeiro, commettendo però un’imprecisione nell’ultima diagonale che l’ha costretta ancora una volta al quarto posto (questa volta è meno “furto” rispetto a quattro anni fa).

A tutto questo vanno aggiunti il quarto posto di Alberto Busnari sul cavallo con maniglie di Londra 2012 e il legno delle Farfalle a Rio 2016.

Sarà pur vero che la quarta piazza alle Olimpiadi è un risultato di assoluto prestigio ma solo la medaglia può consacrarti all’immortalità sportiva. All’Italia è sempre mancato qualcosa, per demeriti propri a volte e spesso per errori altrui…

 

stefano.villa@oasport.it

(foto Federginnastica)

 

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