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Volley, World League 2016 – Italia sbeffeggiata dalla Francia: le pagelle. Zaytsev e Juantorena in crisi, azzurri inesistenti

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Era da due anni che non si vedeva in campo un’Italia così brutta. E l’ultima volta fu proprio alla Tauron Arena di Cracovia: dai Mondiali 2014 alla finalina per il bronzo della World League 2016 è cambiato moltissimo (CT, giocatori, moduli) ma l’atteggiamento e il risultato finale sono sempre gli stessi.

Una squadra impalpabile, inesistente, incapace di giocare contro una Francia tutt’altro che trascendentale, oggi lontanissima dai suoi standard di Campionessa d’Europa ma che è sembrata imprendibile per la nostra Nazionale. Fallosi in tutti i fondamentali, totalmente fermi in ricezione, poco propositivi in fase offensiva, troppi passaggi a vuoto e l’incapacità di approfittare dei tantissimi errori al servizio dei transalpini (addirittura 19).

Gli azzurri semplicemente sono rimasti negli spogliatoi con la testa, totalmente scarichi e incapaci di reagire. La nostra squadra oggi non ha meritato nemmeno il palcoscenico di un match che comunque assegnava il terzo posto nel prestigioso torneo internazionale, oltre a 300mila dollari che avrebbero fatto comodo alle nostre casse.

Atteggiamento incomprensibile, gli azzurri non ci hanno nemmeno creduto e provato, frenati dai loro stessi limiti più che dalla bravura di questa Francia, oggi assolutamente alla nostra portata. I transalpini ci infliggono il secondo 3-0 nel giro di un mese, ci fanno sprofondare in un buco nero di dubbi e incertezze a 20 giorni dall’esordio nelle Olimpiadi 2016 quando sfideremo proprio i transalpini nel match che aprirà il torneo di volley maschile a Rio.

Chiudiamo la Final Six con tre sconfitte e una sola vittoria (giovedì pomeriggio contro gli USA) che è anche l’unico successo in un big match durante tutta la World League (doppio 3-0 preso dalla Francia, doppio 3-2 subito dalla Serbia oltre al 3-0 che gli States ci hanno rifilato a Roma).

Di seguito le pagelle degli azzurri scesi in campo. Clicca sulle varie pagine per voti e giudizi dei vari atleti.

 

CLICCA SU PAGINA 2 PER IVAN ZAYTSEV

 

 

IVAN ZAYTSEV: 4. Ieri si era assunto tutte le responsabilità per la sconfitta contro la Serbia, oggi ce lo aspettavamo più combattuto e motivato a riscattarsi ma lo Zar non riesce a prendere confidenza col match e rimane incartato in una partita che lo rimbalza svariate volte.

Il nostro opposto commette diversi errori offensivi, non riesce a trovare il varco giusto, l’intesa con Giannelli non è delle migliori e si eclissa all’inizio del terzo parziale prima di essere sostituito da Luca Vettori. Chiuderà mestamente con 7 punti e il 35% in fase offensiva: oggi non è riuscito a caricarsi la Nazionale sulle spalle, ruolo che ci si aspetta sempre lui possa ricoprire.

 

CLICCA SU PAGINA 3 PER OSMANY JUANTORENA

 

 

OSMANY JUANTORENA: 4. Croniche difficoltà in ricezione, l’attacco francese ha vita facile sulla Pantera le cui mani non riescono a tenere su palloni solitamente controllati in maniera agevola. Emblematico un errore di valutazione su un servizio che porta alla sua definitiva sostituzione all’inizio del secondo set.

C’è bisogno della sua solidità in seconda linea se questa Italia vuole andare lontano, non poteva bastare una buona performance offensiva (6 su 8 prima della sostituzione, era il migliore nel fondamentale). Rimpiazzato da Antonov a metà partita, guarderà dalla panchina i propri compagni e la barca azzurra che affonda.

 

CLICCA SU PAGINA 4 PER FILIPPO LANZA

 

 

FILIPPO LANZA: 3. Praticamente come se non avesse giocato. A un certo punto è il secondo terminale offensivo dell’Italia vista l’uscita di Juantorena ma oggi non ha avuto la potenzialità per picchiare forte nella metà campo avversaria. Svariati errori in pipe e un mesto 27% di palle concretizzate in fase offensiva. Non è mai una soluzione valida, il muro e la difesa francese lo leggono così bene che diventa totalmente innocuo. Assolutamente da rivedere.

 

CLICCA SU PAGINA 5 PER MATTEO PIANO ed EMANUELE BIRARELLI

 

 

MATTEO PIANO: 6,5. Il migliore degli azzurri. Fa parte del sestetto titolare, prendendo il posto di Simone Buti. È l’unico che riesce a farsi sentire a muro (3) e a concretizzare alcuni interessanti primi tempi (chiuderà con 7 punti a referto). Ci prova, sia tecnicamente che con il cuore ma in pomeriggio davvero nero per i nostri colori può fare poco o nulla. Unica piccola nota positiva di un pomeriggio nero.

 

EMANUELE BIRARELLI: 5. Il capitano gioca alcuni buoni primi tempi ma non riesce a fare ordine all’intero di una squadra totalmente allo sbando. Da leader esperto dovrebbe motivare la squadra ma quando nulla riesce per il verso giusto c’è davvero poco da fare.

 

CLICCA SU PAGINA 6 PER SIMONE GIANNELLI

 

 

SIMONE GIANNELLI: 4. Il nostro palleggiatore deve fare a meno di Zaytsev e Juantorena, le sue alzate non funzionano per i due uomini di punta e deve rivedere il gioco. Quando però ha a disposizione solo Lanza e Antonov fatica anche lui a giocare, bloccato alla ricerca di soluzioni che non gli riescono se non qualche sporadica azione con i centrali. Sbaglia la seconda partita consecutiva dopo quella di ieri contro la Serbia e ora bisogna farsi delle domande.

 

CLICCA SU PAGINA 7 PER MASSIMO COLACI e gli ALTRI AZZURRI

 

 

MASSIMO COLACI: 4. Non riesce a prenderne davvero una. Un pomeriggio in totale apnea per il nostro libero. Massima difficoltà, nessun recupero di qualità, difficoltà croniche sul gioco avversario, prova difensiva di scarso impatto.

OLEG ANTONOV: 5. Sostituisce Juantorena, prova anche a inserirsi ma nel nulla totale di questa Italia non riesce a farsi largo chiudendo con 3 punti in un set e mezzo.

LUCA VETTORI: 5. Zaytsev non gira più, lui lo sostituisce nella seconda parte del terzo set ma l’Italia ha ormai abbandonato il campo. Il nostro secondo opposto non può nulla nella disfatta azzurra.

ENRICO CESTER: 4. Entra nella seconda parte del terzo set ma di certo non aiuta il nostro gioco. Suoi i due tocchi nel finale che spengono totalmente la luce. Era il debutto in questa Final Six, giustifica la gita fuori porta e anche l’esclusione dalla rosa per le Olimpiadi.

Non entrati: DANIELE SOTTILE, SALVATORE ROSSINI, GABRIELE MARUOTTI, SIMONE BUTI

 

(foto FIVB)

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