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Calcio, Europei 2016: le quattro semifinaliste. Finale anticipata tra le favorite della vigilia?

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Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

E ora ci sono anche le quattro semifinaliste di Euro 2016: Galles-Portogallo da una parte, un po’ a sorpresa; Francia-Germania dall’altra, per un pronostico azzeccato che invece sembra garantire una finale anticipata tra i padroni di casa, una certezza in questo tipo di situazioni, e i campioni del mondo, con la rosa più attrezzata del torneo.

L’analisi di ogni squadra nelle pagine che seguono.

Pagina 2: Portogallo
Pagina 3: Galles
Pagina 4: Germania
Pagina 5: Francia

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Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

PORTOGALLO – Arrivare in semifinale con cinque pareggi. Curioso record per Cristiano Ronaldo e compagni, che ancora non sono riusciti a vincere una partita nei 90′ ma che, dopo aver rischiato addirittura l’eliminazione ai gironi, hanno sorpreso la spumeggiante Croazia nei tempi supplementari prima di avere la meglio sulla rocciosa Polonia dal dischetto. I lusitani possono arrivare fino in fondo? Sono per la quarta edizione consecutiva degli Europei tra le migliori quattro della manifestazione, ma solo nel 2004 hanno disputato la finale e l’hanno persa, per giunta in casa, contro la cenerentola Grecia. E’ evidente che il rapporto con la vittoria sia complicato per chi si affaccia sull’oceano e confida nelle giocate di un CR7 palesemente limitato da più di un problema fisico. Però c’è la difesa, con Pepe che giganteggia, c’è il centrocampo, con la freschezza e la spensieratezza del 18enne Renato Sanches, e c’è la panchina, con Ricardo Quaresma finora sempre decisivo. Ora ci sarà il Galles, da non sottovalutare, ma Parigi è vicinissima.

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Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

GALLES – Se alle porte delle semifinali ci ritroviamo a parlare ancora del Galles, la parola miracolo non può che andare stretta ai Dragoni che hanno emulato l’Italia infliggendo al Belgio di Marc Wilmots, che pure sembrava aver carburato con le goleade su Irlanda e Ungheria, un’autentica lezione tattica sfociata nel 3-1 in rimonta dei quarti di finale. La formazione di Christopher Coleman era all’esordio in una grande manifestazione internazionale ed è ora a un solo successo dal giocarsi il titolo: più che una favola, è una realtà bella e buona che parte dalla concretezza estrema di Gareth Bale – sempre decisivo quando conta, alla faccia delle critiche per i 100 milioni che il Real Madrid ha speso per strapparlo al Tottenham – per espandersi al fiuto del gol operaio di Hal Robson-Kanu, alle geometrie di Aaron Ramsey a centrocampo (ma il giocatore dell’Arsenal sarà squalificato contro il Portogallo, e l’assenza potrebbe pesare) e all’immenso cuore di un gruppo che, unito, può sognare in grande.

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Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

GERMANIA – La favorita, senza dubbio. I campioni del mondo hanno subito un solo gol in cinque partite, per giunta su calcio di rigore, vincendo tre e pareggiandone due. Non giocano il miglior calcio di sempre – ma del resto quando mai i tedeschi si sono imposti per qualità? – eppure sono riusciti a unire alla tradizionale compattezza fisica un’orchestra di piedi buoni che quando decide di mettere alle corde l’avversario, come avvenuto all’inizio del secondo tempo contro l’Italia, difficilmente fallisce l’obiettivo. Thomas Mueller è ancora in ombra, ma quando serve ecco che sbuca Mesut Ozil e anche Mario Gomez, tanto contestato a Firenze, sembra essere tornato un centravanti di livello mondiale tra sponde e astuzie. Per non parlare del lusso di poter tenere in panchina due gioielli come Julian Draxler e Mario Goetze, l’eroe dell’estate 2014. Gli azzurri hanno impegnato la Germania, sì, ma si sono inchinati ai rigori e oggettivamente avrebbero potuto farlo ben prima, perché l’ingenuo fallo di mano di Jerome Boateng è parso davvero un regalo gratuito per riaprire una gara quasi chiusa. I tedeschi sono forti, è evidente. E sanno come si vince.

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Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

FRANCIA – L’altra grande nazionale su cui in molti hanno puntato qualcosa a bocce ferme. Certo, il percorso agevole ha finora sorriso agli uomini di Didier Deschamps, mai realmente convincenti nonostante il 4-0 nel primo tempo alla rivelazione Islanda, capace di eliminare l’Inghilterra e di fermare sull’1-1 il Portogallo. La Francia è in semifinale senza aver mai incontrato una big e con una difesa che ancora pare traballante, ma partita dopo partita trova sempre più certezze soprattutto in un reparto offensivo le cui qualità sembrano sconfinate. Per un Olivier Giroud decisivo nel creare gli spazi ci sono infatti Antoine Griezmann e Dimitri Payet pronti a sfruttarli, con la voglia di spaccare il mondo di Paul Pogba alle spalle e la corsa di Blaise Matuidi a collegare i reparti. La sensazione è che i padroni di casa abbiano ancora punti deboli, sì, ma che se giocano in fiducia sono in grado di battere chiunque. Anche i campioni del mondo, nel super match di giovedì sera.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

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