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Ginnastica, Europei 2016 – Le pagelle delle qualifiche: Mustafina fuoriclasse, botto Fragapane, Steingruber c’è, delusione Spiri

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Ieri si è svolto il turno di qualificazione degli Europei 2016 di ginnastica artistica femminile. La Post Finance Arena di Berna ha ospitato le migliori atlete del circuito continentale. Vediamo come sono andate le big che si sono messe più in luce, le stelle di questa manifestazione valutate con le nostre pagelle.

 

ALIYA MUSTAFINA: 9. Forse non è neanche al top della forma, ha ancora ampi margini per salire di condizione ma intanto piazza due stoccate di estrema qualità. La Zarina è tornata. Probabilmente non se n’era mai andata. Dopo un anno di assenza torna in una competizione continentale, doma le sue parallele (15.166) e sbalordisce sulla trave (14.733), migliori punteggi di giornata. Si conferma trascinatrice della sua Russia: serviranno le sue migliori performance nel weekend per salire sul gradino più alto del podio.

 

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CLAUDIA FRAGAPANE: 8,5. L’esercizio al corpo libero, impreziosito di difficoltà estremamente elevate (6.4), vale da solo il prezzo del biglietto: un 15.000 che non si vede così spesso in Europa, una primizia sparata subito nel turno di qualificazione che la candida come favorita per il titolo di specialità ma in Finale dovrà dimostrare di non pagare la pressione. Eccellente anche al volteggio (14.733 con il doppio avvitamento), si perde un po’ alla trave dove paga un grave errore. Pilastro della Gran Bretagna.

 

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GIULIA STEINGRUBER: 8,5. Avrebbe rasentato la perfezione se non fosse caduta dalla trave ma quanto visto sugli altri tre attrezzi merita di essere evidenziato. Impareggiabile al volteggio dove va in fuga con due salti perfetti (15.666 e 15.200), meravigliosa al corpo libero (14.966), stringe i denti alle mai amate parallele (14.033) e soprattutto si dimostra una vera capitana, trascinando la sua Svizzera a un provvisorio terzo posto che ha del fantascientifico a queste latitudini. Chiama a raccolta la Post Finance Arena: si preannuncia una bolgia domani pomeriggio per spingere le ragazze di casa verso un traguardo che avrebbe dello storico.

 

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CATALINA PONOR: 8. Allo stato attuale rappresenta l’80% del potenziale della Romania, scossa per la mancata qualificazione alle Olimpiadi 2016. Ritorna agli Europei dopo quattro anni d’assenza e dimostra di valere pienamente un palcoscenico internazionale e di poter lottare per le medaglie: trave e corpo libero, terzo posto provvisorio e si vola. Difficile trascinare una Nazionale in crisi, Campionessa d’Europa in carica ancora per qualche ora.

 

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REBECCA DOWNIE: 8. Piazza la bordata alle parallele, vuole rispondere da lontano ad Daria Spiridonova e ci riesce con il suo over 15, poi però arriva Aliya Mustafina e la beffa è servita. In finale sarà ben altra musica, per il momento promossa.

DARIA SPIRIDONOVA: 7. La Campionessa del Mondo e d’Europa non esegue il suo esercizio migliore ma stampa comunque un interessante 14.766 alle parallele, quarto posto provvisorio. La rivedremo in Finale. Ah no, la regola dei passaporti non vuole le più forti, vero. Eliminata bruscamente, non potrà difendere il titolo.

 

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KSENIA AFANASEVA: 7. La forma migliore è lontanissima, è costretta a rinunciare all’amato corpo libero ma al volteggio esegue i due salti che valgono la finale. Ripresa difficile ma ci ha messo il cuore.

ANGELINA MELNIKOVA: 9. È passata sottotraccia ma lei ha vinto il concorso generale invididuale. Vero che molte big non sono salite su tutti gli attrezzi ma la russa, già Campionessa d’Europa tra le juniores due anni fa, ha saputo confermarsi con un ottimo 57.732. Trave bellissima (14.500), grandi parallele (14.866, beffa pure la Spiridonova), volteggio ottimo da 14.833.

NOEMI MAKRA, ZSOFIA KOVACS, DORINA BOCZOGO: 7,5. Si prendono l’Ungheria sulle spalle, esibendosi su tutti gli attrezzi. Un trio speciale che riporta l’Ungheria ai fasti di un tempo ormai remoto: storico ritorno in una Finale a Squadre.

 

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