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Calcio, Europei Francia 2016: Islanda-Ungheria 1-1, Saevarsson rovina nel finale. Le pagelle

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Il sogno islandese della prima vittoria a un campionato europeo s’infrange all’88’ sul cross basso da destra del neo entrato Nikolic che Saevarsson infila nella propria porta nel tentativo di anticipare Böde. L’Ungheria pareggia in extremis una gara giocata sempre con il possesso palla a favore ma senza impensierire quasi mai Halldórsson. La commovente dedizione difensiva dei nordici crolla sul più bello, ma la qualificazione è ancora alla portata. I magiari, a quota 4 punti, esultano invece come se avessero vinto: gli ottavi sono a un passo.

Il primo tempo del match di Marsiglia è un copione della gara di lunedì contro il Portogallo. L’Ungheria, che pure avevano sorpreso l’Austria nella gara d’esordio, si limita a uno sterile controllo del gioco (68% all’intervallo) che però sbatte sempre contro il muro eretto da R. Sigurdsson e Árnason davanti ad Halldórsson. In compenso l’Islanda è pericolosa con le palle alte (colpo di testa di Bjarnason sopra la traversa al 10′) e al 31′ Gudmundsson fallisce una grande occasione a tu per tu con Király. L’Ungheria prova a colpire al 35′ con Kleinheisler – il suo sinistro a giro però è largo – ma quattro minuti dopo il simpatico portiere magiaro combina la frittata e regala a G. Sigurdsson il rigore dell’1-0.

La muraglia islandese tiene bene anche nella ripresa, seppur con qualche difficoltà in più complice un evidente calo fisico che fa abbassare il baricentro e dona metri agli avversari. Né qualche timido cross dalla fascia né le folate individuali di Dzsudzsák né i cambi iper offensivi di Storck, tuttavia, sembrano mutare l’inerzia della sfida, ma quasi nel recupero Saevarsson segna il secondo autogol di Euro 2016 e firma la definitiva parità. Al 95′, su una punizione dal limite di Sigurdsson, il 38enne Gudjohnsen sfiora un’incredibile rete, ma la sfera deviata si perde sul fondo. Islanda-Ungheria 1-1.

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Le pagelle dell’Islanda:

Halldórsson, 6: talvolta indeciso sulle palle alte, ma non sfigura.

Saevarsson, 5.5: controlla bene la posizione sulla fascia, sfortunato nell’occasione del pareggio.

R. Sigurdsson, 7: l’Islanda alza la Maginot e tutto il reparto difensivo si muove all’unisono.

Árnason, 6.5: non solo sostanza. Sono i suoi piedi, infatti, a impostare il gioco nordico.

Skúlason, 6.5: copre ogni spazio, preciso anche nelle diagonali.

Gudmundsson, 6: buon senso dell’inserimento, ma al 31′ fallisce un’enorme occasione che alla lunga pesa.

G. Sigurdsson, 6.5: il giocatore più talentuoso ed esperto dell’Islanda è freddo dal dischetto

Gunnarsson, 7: cuore di capitano. Si immola sui tiri ungheresi, si conquista il rigore e ruba un’infinità di palloni. Dal 65′ Hallfredsson, 6: entra e fa volume, provando anche a ripartire.

B. Bjarnason, 6.5: gioca sulla fascia ma è un interno a tutti gli effetti. Piedi buoni per imbeccare le punte e ottime coperture difensive.

Sigborsson, 6.5: qualità superiore alla media. Non tira mai in maniera pulita, ma lotta su ogni pallone. Dall’84’ Gudjohnsen, 6: sfiora un gol da leggenda.

Böðvarsson, 6: non ha molte occasioni, ma è anche poco servito. Dal 69′ Finnbogason, 6: vivace in transizione, rischia il rosso per simulazione.

All. Lagerback, 6.5: l’Islanda sfiora il miracolo ma strappa grandi applausi per una dedizione difensiva tremendamente efficace. Contro l’Austria sarà all in.

 

Le pagelle dell’Ungheria:

Király, 5: il portiere dei record, nonché della stramba tuta al posto dei pantaloncini, macchia la sua prestazione con un errore quasi fatale. Perde infatti lui la palla sul corner da cui nasce la mischia che porta al rigore islandese.

Lang, 6: si vede poco nella metà campo offensiva.

Guzmics, 6.5: una bella chiusura nel primo tempo, il migliore di una retroguardia che subisce poco ma non pare granitica.

Juhász, 5.5: spesso in difficoltà, sui posizionamenti e sulle palle alte. Dall’85’, Szalai, 6.5: crea il giusto scompiglio per arrivare al pareggio.

Kádár, 5.5: Gudmundsson fa di lui quello che vuole. Molto rivedibile.

Kleinheisler, 6: ci prova con un mancino a giro.

Gera, 5.5: fa poco filtro e non ha la qualità per scardinare l’ottima difesa avversaria.

Nagy, 5.5: come i compagni di reparto, non brilla nonostante un possesso palla da quasi 70%.

Stieber, 5.5: il forcing parte da destra, ma non è mai preciso nei traversoni. Dal 67′ Nikolić, 6: il suo ingresso scuote l’Ungheria.

Priskin, 5.5: impalpabile. Dal 67′ Böde, 6.5: anticipato da Saevarsson, avrebbe segnato lui l’1-1.

Dzsudzsák, 6.5: lotta e fa a spallate, spesso anche lontano dalla porta, ma i compagni lo supportano poco. Pericoloso al 66′, migliore dei suoi.

All. Storck, 6: tanto possesso palla, ma sterile, fino alla fortunata deviazione finale. Avanza a stento.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

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