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Nuoto, Assoluti Riccione 2016: le pagelle. Carraro talento raro, Detti “Mr Ledecky” e D’Arrigo smarrito

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Eccovi le pagelle dell’ultima giornata degli Assoluti di nuoto di Riccione 2016

Martina Carraro 9: 1’06″41, sesta prestazione nel ranking mondiale dei 100 rana ed una crescita esponenziale targata 2016. Prestazione che vale Rio per l’atleta genovese ma anche una promessa di ulteriori miglioramenti. I margini sono ancora ampli per l’azzurra e chissà se la love story tra la bella Martina e Fabio Scozzoli non possa esserle di aiuto anche per quello che farà nelle prossime occasioni in vasca. Valutando i primi risultati, parrebbe di si.

Ilaria Scarcella 5.5: I 100 rana sono forse la gara che meno le appartengono tuttavia il mancato pass anche nella rassegna europea di Londra non depone a favore della ligure e rappresenta un brusco stop dopo la risalita dimostrata nell’ultimo periodo

Arianna Castiglioni 6: Un sufficienza di incoraggiamento per la campionessa italiana uscente che, reduce da un infortunio muscolare, non è arrivata agli Assoluti nelle migliori condizioni. Il meeting romano estivo servirà anche a lei per realizzare il sogno a 5 cerchi.

Giacomo Carini 8: Record italiano (categoria “Cadetti”) e biglietto per gli Europei staccato. Un talento che fisicamente ancora deve formarsi ma le cui risorse sono in costante crescita. In una specialità che tradizionalmente ci ha visto sempre indietro nel contesto internazionale, il delfino aggressivo e coraggioso di Carini può essere la luce infondo al tunnel.

Silvia Di Pietro 6.5: Non è la miglior Di Pietro e i problemi fisici (ormonali) di questa settimana non l’hanno di certo aiutata ad esprimere il suo meglio. L’aver centrato la qualificazione per Londra nei 50 stile libero è da accogliere positivamente per un’atleta dal talento infinito che però, per un motivo o per l’altro, non riesce ad esprimere il meglio di se stessa quando conta.

Erika Ferraioli 5: Deludenti questi campionati italiani per l’atleta dell’Esercito. Poco convincente su tutte le distanze che l’hanno vista impegnata, ha concluso nel modo peggiore. Un 25″51 anonimo, per l’evoluzione dell’ultimo biennio, che merita una valutazione negativa. L’appuntamento nella mitica piscina del Foro Italico sarà anche per lei di fondamentale importanza.

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Gabriele Detti 8.5: E sono 3. Tris di successi nei campionati per il livornese che metterà nella cassaforte del suo cuore quanto accaduto nella settimana di Riccione. Tre ori e un argento nelle distanze che vanno dai 200 ai 1500 stile fanno del buon Detti un “Mr Ledecky”. Ci perdonerà Katie ma la completezza esibita da Gabriele nella vasca romagnola è stata esaltante. L’1’47″72 (primato personale nei 200 sl) valso il terzo titolo tricolore ha un sapore particolare per la sorpresa suscitata con quella chiusura nell’ultima vasca in 26″58 densa di determinazione e voglia di vincere. “Amare il duro lavoro”. Sono queste le parole che il toscano si ripete continuamente nella mente. Potrebbe essere l’inizio di un sogno griffato 5 cerchi per un nuotatore diventato campione.

Ilaria Cusinato 8: La giovane mistista classe ’99 conquista, a sorpresa, il titolo dei 200 metri (2’12″71 record italiano “Cadetti”) e la sua prima convocazione in Nazionale A in vista degli Europei. Un’atleta dotata di grandi qualità che si iscrive di diritto nel club dei “Saranno Famosi”

Andrea Mitchell D’Arrigo 4.5: Fuori dalle Olimpiadi e dagli Europei nei 200 e 400 stile libero. Un talento disperso quello dell’italoamericano che, da ormai più di un anno, è in crisi di risultati e non riesce a trovare una soluzione. Un vero peccato per un nuotatore dai mezzi fisici e tecnici notevolissimi che però non si traducono in vasca.

Flavio Bizzarri 5: Reduce dal 2’10″64 degli Assoluti invernali, il target era la qualificazione olimpica ma il romano si è ritrovato con un pugno di mosche in mano. Battuto da Luca Pizzini (2’10″62 e pass per Londra ottenuto), Bizzarri con il suo 2’11″33 non ha rispettato le proprie aspettative e l’ennesima sconfitta nel momento più importante giustifica la valutazione negativa.

Luca Dotto 8: 1’47″74 a 2 centesimi da Detti ed una condotta di gara all’arma bianca. Un Dotto temerario che si è giocato alla grande le sue carte, scoprendosi di buon livello in una specialità che mai lo aveva esaltato. Assoluti da incorniciare per lui e da cui ripartire per gli impegni internazionali che seguiranno.

Filippo Magnini 5.5: L’1’48″60 (quinto posto dei 200 stile libero) è l’ultimo risultato di una rassegna nazionale negativa per Pippo. Al di sotto dei suoi livelli nelle proprie gare individuali, è d’obbligo un cambio di marcia. Certo l’età comincia ad incidere e forse bisognerà rivedere qualcosa in fatto di preparazione per consentire al campione del mondo 2005-2007 di sfruttare al meglio le cartucce rimaste.

Simone Sabbioni 6: Non sono una gara che ha preparato e si vede. Il titolo dei 50 dorso merita la sufficienza ma il riscontro cronometrico non è all’altezza di quello dei 100 metri. Va al di sopra del limite per gli Europei di 2 decimi. Vero è che il romagnolo, non avendo preparato al 100% questi Assoluti, potrebbe esplodere nella sua gara preferita in Gran Bretagna e ci sarà da divertirsi.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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