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Ginnastica, American Cup – Le pagelle: show Douglas, meraviglia Ferlito, cuore Nichols

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Ieri pomeriggio si è disputata a Newark (New Jersey, USA) l’American Cup, prima tappa della Coppa del Mondo 2016 di ginnastica artistica. Di seguito le pagelle delle atlete in gara.

Per vedere il voto dato a ogni singola atleta vi basterà cliccare sulle varie pagine.

 

 

GABBY DOUGLAS: 10. La Campionessa Olimpica non delude le aspettative, mantiene i favori del pronostico e vince la prima American Cup della carriera dopo che quattro anni fa realizzò il miglior punteggio ma fuori concorso. La cabala delle ultime edizioni della gara statunitense la vorrebbe trionfatrice alle Olimpiadi: staremo a vedere.

Dopo il rientro in gara, questo è il primo successo individuale per lo Scoiattolo Volante che qualche mese fa si è laureata vicecampionessa del Mondo. Una gara tecnicamente valida, con cui ha superato il muro dei 60 punti, convincendo soprattutto grazie a una trave dalla perfezione estrema e a delle super parallele dove ha piazzato lo strappo che ha risolto la competizione.

 

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MAGGIE NICHOLS: 9. Coriacea e combattiva, non ha mai mollato il colpo, credendo sempre di poter agguantare un clamoroso successo. Ha lasciato perplessi la scelta di non portare l’Amanar in gara, ha perso contattato dalla Douglas alle parallele, ha provato il rimontone finale al corpo libero dove è stata autrice di un esercizio meraviglioso che le ha permesso di ricucire il gap dalla Douglas.

Il bronzo iridato al quadrato ha convinto ancora una volta sul giro completo, dimostrando di potersi seriamente giocare le proprie chance anche in un contesto super competitivo e contro la stella Douglas. Dopo le buone sensazioni avute nelle competizioni nazionali ecco la ribalta internazionale nell’all-around dove non aveva avuto la possibilità di esibirsi ai Mondiali.

 

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CARLOTTA FERLITO: 7,5. Se dovessimo valutare la seconda parte di gara l’azzurra rasenterebbe il 9 in pagella. Tra trave e corpo libero confeziona una performance da urlo che emoziona tutto il pubblico presente e convince gli appassionati: su entrambi gli attrezzi realizza il terzo punteggio assoluto di giornata alle spalle della statunitensi! Due esercizi incantevole, precisi, incalzanti, tecnicamente validi: 14.566 alla trave, poi la musica al quadrato è scatenata e con delle diagonali stoppate, miste a buona espressività, riesce a ottenere un più che valido 14.266.

Il quinto posto finale, con cui migliora notevolmente l’ottava piazza del 2014, è più che positiva. Peccato purtroppo per la caduta in uscita dalle parallele (la prestazione sugli staggi era stata positiva) e per l’importante passo in avanti in atterraggio dall’avvitamento e mezzo al volteggio. Senza quelle due sbavature sarebbe stata sicuramente quarta e forse avrebbe insidiato anche il podio di Ellie Black.

Una serata da applausi per Carlotta che conferma un ottimo stato di forma nella stagione che dovrebbe portarla alla seconda Olimpiade della carriera.

 

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ELLIE BLACK: 8+. Finalmente agguanta il podio inseguito così a lungo, disputando un’eccellente American Cup. Lotta per tre quarti di gara con Amy Tinkler, poi al corpo libero ha vita facile e si prende una meritata medaglia di bronzo alle spalle delle statunitensi. La capitana del Canada inizia alla grande la stagione internazionale.

AMY TINKLER: 7. Molto brava a rimanere in corsa per il podio, anche più di quanto ci si potesse aspettare. Il corpo libero finale, però, non le permette di combattere ad armi pari con Ellie Black. La britannica chiude con un convincente quarto posto, quattro decimi in più della Ferlito.

 

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TABEA ALT: 8. Debutta da senior ma non sa nemmeno cosa sia l’emozione. La tedesca, classe 2000, viene tenuta a battessimo da una delle gare più prestigiose e sentite. Convince per il proprio livello e chiude con settimo posto che vale oro, soprattutto per il livello tecnico.

MAI MURAKAMI: 6. La caduta alla trave la taglia fuori dal discorso per le posizioni che contano. L’esperta veterana nipponica non riesce mai a dare la sterzata che conta per poter migliorare la propria classifica.

TISHA VOLLEMAN: 5. Gara molto difficile, con diverse imprecisioni e cadute. Pilastro dell’Olanda ottava ai Mondiali, poteva e doveva fare di più. Non può essere incoraggiante l’ottavo posto finale.

LORRANE OLIVEIRA: 5. Cade su parallele, trave e corpo libero. Da applausi la sua voglia di ritornare sugli staggi dopo essersi fatta parecchio male. Il pubblico la incita, lei non lo delude ma le prestazioni sotto tutt’altro che positive.

 

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