Atletica

Atletica, Campionati Italiani indoor 2016: Tamberi e Trost le stelle. Gli azzurri cercano il pass iridato

Pubblicato

il

Alessia Trost in azione

Nel palasport di Ancona, sabato e domenica prossimo 444 atleti si contenderanno 26 titoli, equamente divisi tra uomini e donne. Saranno sfide elettrizzanti che speriamo siano accompagnate anche da tempi e misure di livello, con magari qualche minimo iridato per Portland agganciato in quella che sarà l’ultima occasione per imbarcarsi per gli Stati Uniti.

Ecco le sfide ai raggi X:

SETTORE FEMMINILE (Tra parentesi la campionessa in carica)

60m (Audrey Alloh)- Rimasta in Florida, dove si allena, la leader stagionale Gloria Hooper, già qualificata per i Mondiali, Audrey Alloh punta a difendere il titolo, dopo aver saltato praticamente tutta la scorsa stagione all’aperto. La fiorentina, prima esclusa dalla finale agli Europei indoor 2015, sarà sfidata da una Anna Bongiorni in crescita su una distanza non propriamente sua e dalla sedicenne Zaynab Dosso, arrivata già a 7”37, in grado di battersi per il titolo assoluto. Dosso, al momento, non può ancora vestire la maglia azzurra, lo potrà fare a breve, ma potrebbe già fregiarsi del tricolore. Outsider Ilenia Draisci ed Irene Siragusa.

400m (Chiara Bazzoni)- Anche in questo caso la detentrice della miglior prestazione dell’anno in corso, Marzia Caravelli, non risulta tra le iscritte, avendo rinunciato al resto della stagione al coperto. La vittoria potrebbe essere affare tra giovanissime, con Ayomide Folorunso, 53”60 e la neo primatista juniores Ilaria Verderio 54”14, quest’ultima molto abile a correre sull’uomo (decisivo nelle gare indoor, su due giri di pista). Attenzione a Raphaela Lukudo e alla detentrice Chiara Bazzoni, sempre in grado di far “rispettare i gradi”. Una curiosità, saranno al via le tre gemelle Troiani.

800m (Elisa Cusma)- Irene Baldessari appare la favorita degli 800 metri, in una gara che dovrebbe risolversi in una lotta tra atlete nate negli anni ’90; sarà importante conoscere le scelte di Marta Zenoni, la quale, in caso corresse anche questa distanza, potrebbe essere un’avversaria di tutto rispetto, in aggiunta a Joyce Mattagliano ed Elena Bellò.

1500m (Giulia A. Viola)- Sulla doppia distanza, Marta Zenoni, classe 1999!, è pronta a conquistare il suo primo titolo assoluto, probabilmente impostando una gara di testa dai primi metri; senza Federica Del Buono (concentrata sul cross) e Giulia Viola (in recupero) dovrebbero essere Giulia Aprile e Valentina Bernasconi le principali concorrenti, soprattutto se fosse una prova tattica.

3000m (Giulia A. Viola)- Dodici atlete al via, con Valentina Costanza che cercherà di resistere ad Isabella Papa, promessa con il miglior stagionale nella gara più lunga del mezzofondo in sala. Pronostico apertissimo, con un esito davvero incerto.

60m hs (Giulia Pennella)- La campionessa in carica ha tutto per ripetersi anche ad Ancona, forte del biglietto per Portland già conquistato e di un probante 8”11. Dovrà fare attenzione a Micol Cattaneo, tornata in ottima forma dopo la maternità, mentre andranno verificate le condizioni di Veronica Borsi, ancora lontana dai suoi tempi. Da osservare la giovanissima Desola Oki, in continuo progresso

Salto in alto (Alessia Trost)- La friulana lotterà contro se stessa e per migliorare lo stagionale di 1,95; il fatto di non avere avversarie di rilievo potrebbe essere ostativo a questo scopo, ma Alessia quest’anno sembra avere una concentrazione ed una voglia di saltare elevate al massimo livello. Per la piazza d’onore si candida Desirèe Rossit che ha gareggiato in molti meeting, scelta giusta; rientra ad alto livello Erika Furlani.

Salto con l’asta (Roberta Bruni)-Sonia Malavisi su tutte; la romana ha raggiunto i 4,40 quest’anno e sembra possa salire almeno 10 cm più su: purtroppo non possiamo dire lo stesso della coetanea Roberta Bruni, sempre alle prese con acciacchi vari, ragion per cui sarà Giorgia Benecchi la rivale più accreditata.

Salto in lungo (Laura Strati)- E’ la gara più aperta, Martina Lorenzetto, Laura Strati, Giulia Liboà, Beatrice Fiorese e non solo possono ambire alla vittoria, sarebbe bello se superando i 6,50. Compare tra gli iscritti anche Darya Derkach, va tenuta anch’essa in considerazione, attesa com’è al salto di qualità.

Salto triplo (Darya Derkach)- Simona La Mantia non ha debuttato con un salto super, 13,46, però è logico attenderla sul gradino più alto del podio, con Ottavia Cestonaro e, soprattutto, Eleonora D’Elicio a farle da damigelle. Stiamo parlando purtroppo di misure modeste, però.

Getto del peso (Chiara Rosa)- L’atleta veneta detentrice del titolo, oltre a confermarsi la numero uno in Italia, avrà l’obiettivo di migliorarsi fino ai 18,10 dello standard IAAF per i mondiali. Julaika Nicoletti è la principale accreditata per finirle alle spalle, con la curiosità di vedere se la giovanissima Sidney Giampietro si migliorerà ancora, magari varcando la soglia dei 16 metri.

3000m marcia (Eleonora A. Giorgi)- 4 atlete per un alloro, da Valentina Trapletti a Nicole Colombi, Eleonora Dominici, per chiudere con l’esperta Sibilla Di Vincenzo. In assenza della Giorgi battaglia serrata con favorita la trentenne lombarda, leader stagionale.

CLICCA PAGINA 2 PER IL SETTORE MASCHILE

SETTORE MASCHILE (Tra parentesi il campione in carica)

60m (Delmas Obou)- Fabio Cerutti, torinese, è stato il migliore quest’anno con 6”66, ad un solo centesimo dal minimo per Portland, cercherà quindi di limare il tempo del mese scorso. Il secondo della lista è Michael Tumi, primatista italiano, che ha corso in 6”69; una volta lasciatosi alle spalle i vari problemi fisici è anch’egli in grado di scendere sotto i 6”65. Una bella lotta che vedrà come terzi incomodi Lorenzo Bilotti e Federico Raguni; non sarà invece ai blocchi di partenza la giovane rivelazione Nicholas Artuso.

400m (Matteo Galvan)- Il campione in carica appare chiaramente in grado di fare il bis, nonostante non sia ancora sceso sotto i 47” netti nel 2016; tuttavia limare 3 decimi per raggiungere i mondiali non sarà semplice. La generazione di quattrocentisti che qualche anno fa si rivelò a livello junior si è purtroppo fermata a quei tempi cronometrici, Michele Tricca proverà ad impensierire il vicentino, mentre l’under 20 Vladimir Aceti sarà interessante da valutare in un simile contesto.

800m (Joao C. Bussotti Neves)- Non è presente il più veloce di stagione, Jacopo Lahbi; dovrebbe invece essere al via Bussotti che non si è praticamente cimentato sulla distanza quest’anno. L’alfiere dell’esercito è dotato di un ottimo spunto finale e potrà farlo valere contro Gabriele Bizzotto, Lorenzo Pilati e il resto dei fondisti veloci alla partenza.

1500m (Joao C. Bussotti Neves)- Joao Bussotti appare ancora più solido sui 1500, ma dovrà fare attenzione a Mohad Abdikadar Sheik Ali, al top italiano nella stagione indoor, a Soufiane El Kabbouri e al diciannovenne Yassin Bouih. Una gara eccessivamente tattica metterebbe nella posizione migliore il tricolore uscente.

3000m (Said El Otmani)- Il vincitore del 2015 è stato nettamente il più veloce in Italia quest’anno, tanto da sfiorare il minimo per Portland; difficile prevedere che lo stesso venga raggiunto in una competizione con il titolo in palio, tuttavia bene ha fatto El Otmani a fare esperienza in meeting esteri. E’ il logico favorito per il bis, i suoi concorrenti principali saranno Marouan Razine, Yassine Rachik e il siepista Patrick Nasti. Attenzione anche al trentenne Marco Najibe Salami, sempre pericoloso.

60m hs (Hassane Fofana)- Si profila una bella lotta tra il lombardo Lorenzo Perini, leader stagionale, Hassane Fofana, difendente e Simone Poccia, sceso a 7”85 quest’anno. Buone notizie riguardano il rientro del primatista italiano dei 110hs Emanuele Abate, dopo un lungo stop; peccato per la prolungata assenza del forte Paolo Dal Molin.

Salto in alto (Silvano Chesani)- La gara delle gare, con una cifra tecnica spaventosa ed inusuale, purtroppo, per la recente atletica italiana, basti pensare che i 2,29 con i quali lo scorso anno si vinse potrebbero essere superati facilmente. Il leader mondiale stagionale con 2,38, Gianmarco Tamberi, non potrà sfidare Marco Fassinotti, in recupero da un fastidio al piede di stacco. Il trentino Chesani già salito a 2,30 appare in forte recupero e potrebbe aggiungere qualche centimetro allo stagionale, misura che varrebbe una gran bella piazza a Portland, non fosse che il limite di due atleti per nazionale lo privi dell’opportunità. Non è finita qui, dietro i 3 moschettieri, Stefano Sottile vuole migliorare il proprio 2,22 e stiamo parlando del campione del mondo allievi, Andrea Lemmi è tornato ad un solido 2,24; insomma possiamo dirlo, una competizione di livello eccelso.

Salto con l’asta (Marco Boni)- Purtroppo la differenza a livello qualitativo con l’altro salto in altezza è evidente. Si presenta coi favori del pronostico Alessandro Sinno, 5,45 quest’anno, sfidato dal “vecchio” cavallo di razza Giorgio Piantella e dall’uscente Marco Boni. Obiettivo valicare i 5,50 per il vincitore.

Salto in lungo (Emanuele Catania)- Interessante la sfida nel lungo uomini; Stefano Tremigliozzi ha già avvicinato gli 8 metri quest’anno, in apertura di stagione, a seguirlo Gabriele Chilà rivelatosi la settimana scorsa a Padova; attualmente risulta iscritto anche lui alla competizione. Poi Alessio Guarini, Camillo Kaborè e altri; purtroppo niente tricolori per  Andrew Howe, dopo l’apertura a 7,54 a Goteborg, un fastidio al tallone destro gli impedisce il viaggio ad Ancona.

Salto triplo (Fabrizio Schembri)- Fabrizio Donato, a quasi 40 anni, è ancora il numero uno nel nostro Paese e può ambire ai mondiali qualora migliorasse il suo 16,71 di miglior misura corrente; a sfidarlo, annunciato il rientro di Fabrizio Schembri, che cercherà la zampata di classe. Il resto del campo partenti non dispone di credenziali esaltanti, Daniele Cavazzani e Simone Forte dovrebbero tuttavia superare tranquillamente i 16 metri e giocarsi il podio.

Getto del peso (Daniele Secci)- Dopo anni di stallo si potrà assistere ad una gara di buon livello. Il detentore del titolo sarà messo alla prova dal giovane Sebastiano Bianchetti, arrivato a 19,40 quest’anno. Allo stato delle cose i 20 metri sono ancora lontani, ma la competizione interna farà bene ad entrambi, il resto dei partecipanti è lontano almeno un metro e mezzo dai favoriti.

5000m marcia (Leonardo Dei Tos)- Solamente sei atleti al via nella specialità del tacco e punta con Dei Tos il più qualificato per succedere a se stesso e la promessa Gianluca Picchiottino accreditato per finirgli direttamente alle spalle.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

gianluca.pessoni@oasport.it

Foto: Pagina FB Giulia Pennella

Pagine: 1 2

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version