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Sci Alpino, Coppa del Mondo: Razzoli, Gross e Brignone tris da podio. Un’ottima Italia a Wengen e Flachau

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L’Italsci torna grande in questo fine settimana di Coppa del Mondo tra Wengen e Flachau. È mancata solo la vittoria, ma ci sono tre podi (due in slalom ed uno in gigante) e prove di squadra di spessore.

Wengen ha rappresentato la rinascita della squadra di slalom maschile. Segnali di ripresa che si erano visti anche ad Adelboden, ma sulla Lauberhorn sia Giuliano Razzoli che Stefano Gross sono stati entusiasmanti, rispettivamente secondo e terzo per il loro primo podio stagionale.

Solo l’imbattibile Henrik Kristoffersen ha saputo fare meglio dei due azzurri, che hanno sfruttato al meglio un tracciato che ben si adattava alle loro caratteristiche. Già la prossima settimana a Kitzbuehel c’è la prova del nove per dimostrare di aver ritrovato due sciatori che possono davvero salire sul podio ad ogni gara.

Un piazzamento tra i primi tre che Dominik Paris e Christof Innerhofer hanno solamente sfiorato nella discesa libera di sabato. Cinque e sette i centesimi che li dividono dall’austriaco Klaus Kroell. Non riescono dunque a sbloccarsi in stagione i nostri due uomini jet, ma già sulla Streif la prossima settimana ci riproveranno, soprattutto Paris che ha già saputo vincere a Kitzbuehel.

Dominik grande protagonista anche in combinata, dove clamorosamente è arrivato quinto in una gara che ha visto i discesisti puri brillare anche in slalom. Proprio nella prova di discesa Paris non ha fatto benissimo, perdendo quei centesimi necessari a salire poi sul podio.

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Spazio alle discipline tecniche questo fine settimana per la Coppa del Mondo femminile ed è stata ancora grande Italia in gigante.

Federica Brignone si conferma la nostra punta di diamante, centrando il terzo posto nella gara di ieri, quarto podio stagionale. Un piazzamento che permette alla milanese di restare ampiamente in corsa per la vittoria nella classifica di specialità anche se battere Eva Maria Brem, sempre molto regolare, e Lara Gut, solo 19esima ieri, non sarà per niente facile.

Come detto è stata una grande prova di squadra, a conferma di come in gigante l’Italia sia davvero una delle nazioni migliori e certamente più competitive. Sono quattro le azzurre tra le dieci e cinque tra le quindici e resta il rammarico per l’uscita di Irene Curtoni nella seconda manche, altrimenti ci sarebbe stata un’altra italiana in top ten.

Nadia Fanchini sesta e dietro di lei settime a pari merito Manuela Moelgg e Francesca Marsaglia, quest’ultima al miglior risultato della carriera in gigante, confermandosi una delle sciatrici azzurre più in forma. Grazie ad una buona seconda manche Sofia Goggia chiude al quindicesimo posto; mentre l’unica nota negativa arriva dal 18esimo posto di Marta Bassino.

Non si capisce davvero cosa abbia la giovane azzurra, che ieri partiva con il numero otto (mai avuto un pettorale così basso). La sensazione è quella che la piemontese  rischi molto meno che in passato, ma così facendo ha perso in velocitá. Va comunque ricordato che in allenamento Marta è quasi sempre la migliore, a detta proprio dei tecnici italiani, ma in gara sta mancando sempre il risultato.

Un passo indietro, invece, per la squadra di slalom. Dopo due top ten Irene Curtoni chiude lontana dalle quindici e con lei anche Chiara Costazza e Manuela Moelgg. Restiamo dunque sempre nelle retrovie in una specialità dove proprio facciamo fatica a riemergere.

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Foto: Trovati/ Pentaphoto da pagina FB Fisi

andrea.ziglio@oasport.it

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