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Judo, Grand Slam Parigi 2015: tre medaglie d’oro francesi nella seconda giornata

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La seconda ed ultima giornata del Grand Slam di Parigi 2015 ha visto protagoniste le restanti sette categorie di peso, quattro maschili (81 kg, 90 kg, 100 kg e +100 kg) e tre femminili (70 kg, 78 kg e +78 kg).  prestigioso torneo della capitale francese ha come sempre riservato grandi emozioni e sorpresa, anche dopo lo slittamento da febbraio ad ottobre in seguito ai lavori di rinnovamento ai quali è stato sottoposto il Palais Omnisports di Bercy, ribattezzato “AccorHotels Arena”. Dopo una prima giornata non soddisfacente, la compagine di casa ha dominato le categorie di oggi con tre titoli e sette medaglie complessive.

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Le prime medaglie assegnate in questa giornata sono state quelle della categoria 81 kg, che ha visto la sorprendente vittoria dell’uzbeko Shaxzod Sobirov, ventiduenne che fino ad ora aveva ottenuto solamente l’argento nel Grand Prix casalingo di Tashkent. In una categoria priva di molti big mondiali, Sobirov si è imposto su un altra rivelazione di quest’oggi, il russo Sergey Ryabov, per waza-ari. Completano il podio l’olandese Frank De Wit ed il mongolo Uuganbaatar Otgonbaatar, mentre la giornata non è stata favorevole all’azzurro Antonio Ciano: il campano, accreditato della testa di serie numero sette, ha sconfitto per yuko il cinese Eri Hemubatu, ma ha poi subito l’eliminazione per mano dello spagnolo Adrián Nacimiento Lorenzo, alla fine quinto, anche per via di una gestione discutibile degli shido.

La prima finale femminile è stata quella della categoria 70 kg, dove la giapponese Haruka Tachimoto ha bissato il successo del 2012. La venticinquenne, che in carriera ha vinto anche a Tokyo, Abu Dhabi e Tjumen’, si è imposta per ippon sulla tedesca Laura Vargas-Koch, ma soprattutto è riuscita a battere ai quarti di finale l’olandese Kim Polling, numero uno mondiale della categoria, per waza-ari. La judoka Oranje sarebbe poi arrivata alla medaglia di bronzo come la padrona di casa Margaux Pinot, vincitrice a sorpresa sulla più accreditata connazionale Fanny-Estelle Posvite nella finale per il terzo posto.

Nella categoria 90 kg si è imposto il favorito della vigilia, il georgiano Varlam Liparteliani, che quest’anno, nonostante le numerose medaglie, era salito sul gradino più alto del podio solamente al Grand Prix di Düsseldorf nel mese di febbraio. In finale, il ventiseienne ha dato vita ad una dura battaglia con il padrone di casa Alexandre Iddir, riuscendo ad avere la meglio solamente con uno yuko al golden score. Il portoghese Celio Dias ed il mongolo Otgonbaatar Lkhagvasuren hanno conquistato le due medaglie di bronzo in palio, mentre per i colori azzurri è arrivata la repentina eliminazione, agli ottavi di finale, di Walter Facente, schienato in meno di trenta secondi dal cinese Cheng Xunzhao. Il calabrese aveva precedentemente eliminato lo svizzero Ciril Grossklaus per numero di shido.

La Francia ha rotto il digiuno delle medaglie d’oro nella prova casalinga con la finale della categoria 78 kg, dove Audrey Tcheuméo è venuta a capo della giapponese Ruika Sato battendola per tre shido a due. In precedenza, Tcheuméo aveva messo a segno tre ippon contro altrettante avversarie. Per la campionessa iridata del 2011 si tratta della prima medaglia d’oro stagionale. Quanto al gradino più basso del podio, questo è stato occupato ancora dalla Francia e dal Giappone, rispettivamente con Madeleine Malonga e con Akari Ogata. Assunta Galeone è stata eliminata al primo turno dalla spagnola Marta Tort Merino per numero du shido (tre a due).

La festa dei padroni di casa è poi proseguita con la categoria 100 kg, dove Cyrille Maret è riuscito a ripetere l’impresa dello scorso anno. Proprio come nel 2014, il ventottenne tre volte medagliato europeo ha sconfitto il favorito ceco Lukáš Krpálek in semifinale, questa volta infliggendogli un ippon dopo soli trentasei secondi. In finale, poi, ha avuto la meglio per yuko del combattivo brasiliano Rafael Buzacarini. In terza posizione si sono classificati l’olandese Michael Korrel e proprio Krpálek, mentre l’ultimo azzurro in gara a Parigi, il campano Domenico Di Guida, è riuscito a battere per ippon il lituano Žilvinas Lekavičius, prima di incrociare la strada del ceco, vincitore in meno di due minuti.

A completare il tris di medaglie d’oro per i judoka Bleus ci ha pensato Émilie Andéol, la due volte campionessa europea dei +78 kg che ha cancellato così la delusione dell’eliminazione al primo turno dei Mondiali. Medagliata d’argento lo scorso anno, la ventisettenne conquista così il suo primo Grand Slam di carriera, visto che, al di là delle due vittorie continentali, il suo successo più importante nel circuito mondiale risaliva al Grand Prix di Abu Dhabi nel 2012. in finale, Andéol ha sconfitto per ippon su osaekomi la tedesca Franziska Konitz, non prima di aver battuto in semifinale la favorita cinese Yu Song, sempre per ippon. Sul gradino più basso del podio sono salite la bosniaca Larisa Cerić e l’ucraina Iryna Kindzerska.

Il programma si è concluso, come da tradizione, con la categoria +100 kg maschile. In assenza, per il secondo anno consecutivo, del fuoriclasse Teddy Riner, la finale ha visto protagonisti il giapponese Hisayoshi Harasawa ed il brasiliano David Moura. Già finalista lo scorso anno, quando si arrese a Ryu Shichinohe, il judoka verdeoro ha ancora subito una sconfitta per mano di un nipponico, con il campione nazionale giapponese della categoria Open che si è imposto per ippon. Per Harasawa si tratta del secondo successo di fila in un Grand Slam, dopo quello russo di Tjumen’. L’altro giapponese Takeshi Ojitani e l’olandese Roy Meyer hanno completato il podio.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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