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Judo, Mondiali 2015: terzo titolo per Émane, vincono Umeki e Gwak

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La quinta giornata dei Campionati Mondiali di judo 2015 ha assegnato, sui tatami kazaki di Astana, altri tre titoli iridati, quelli delle categorie 70 kg femminile, 78 kg femminile e 90 kg maschile. Ancora una volta, come accaduto sin dall’inizio della competizione, i campioni uscenti non sono riusciti a confermare le vittorie della scorsa stagione.

A trentatré anni, la francese Gévrise Émane è riuscita a vincere il suo terzo titolo iridato, salendo sul gradino più alto della categoria 70 kg. Tornata alla sua categoria originaria dopo tanti anni passati fra le 63 kg per evitare lo scontro diretto con la connazionale Lucie Décosse, l’atleta originaria del Camerun aveva fatto capire di trovarsi a suo agio anche contro avversarie più pesanti vincento il Grand Slam di Tokyo a fine 2014. Ma oggi Émane è riuscita a superarsi andando a conquistare l’iride dopo aver sconfitto, ai quarti di finale, la campionessa uscente, la colombiana Yuri Alvear. In finale, la francese ha impiegato solamente quattordici secondi per superare la sorprendente spagnola Maria Bernabeu, che ha sorpreso tutti battendo quattro top ten del ranking mondiale tra le quali la numero uno Kim Polling (Paesi Bassi). L’iberica completa così la sua miglior stagione dopo aver vinto anche il suo primo Grand Prix a Budapest.

Nonostante l’aver perso il titolo dopo tre vittorie di cui due consecutive, la colombiana Yuri Alvear si è confermata comunque sul podio andando a prendersi il bronzo, che dunque sale sul podio per la quarta volta, la terza di fila. Podio che invece è una novità, almeno nella competizione mondiale, per l’altra francese Fanny-Estelle Posvite, classe 1992, che l’anno scorso aveva inaugurato il suo palmarès internazionale con il terzo posto continentale. Posvite, tra l’altro, ha battuto ai ripescaggi l’olandese Kim Polling, numero uno del mondo che si è dovuta accontentare solamente del settimo posto.

L’altra categoria femminile in gara oggi, la 78 kg, ha invece incoronato la ventenne giapponese Mami Umeki, già due volte campionessa asiatica e medaglia d’oro ai Mondiali junior nel 2011. Nonostante il titolo continentale, la nipponica era rimasta abbastanza defilata quest’anno, chiudendo solamente quinta al Grand Prix di Busapest e terza nella rassegna nazionale, ma ha fatto centro proprio nell’appuntamento più importante. Dopo il primo titolo della sua storia, vinto ieri grazie a Tina Trstenjak, la Slovenia non è riuscita a fare il bis, con Anamari Velenšek che ha comunque migliorato il bronzo di un anno fa. La finale è stata decisa al golden score da un ippon di Umeki.

Dopo la vittoria dei Giochi Europei di Baku, l’olandese Marhinde Verkerk è andata a prendersi la terza medaglia mondiale in carriera, quella dell’unico colore che le mancava, il bronzo. Sul terzo gradino del podio è salita anche la tedesca Luise Malzahn, che ha privato della medaglia la francese Audrey Tcheuméo, una delle tante deluse di oggi. In quest’elenco vanno inserite certamente anche la campionessa olimpica Kayla Harrison (Stati Uniti) e la campionessa mondiale in carica Mayra Aguiar (Brasile), entrambe eliminate agli ottavi di finale.

L’azzurra Assunta Galeone (78 kg) è stata subito estromessa dal torneo iridato: dopo aver beneficiato di un pass al primo turno, Galeone ha infatti affrontato la numero nove del ranking mondiale, la britannica Natalie Powell, perdendo per uno yuko al termine di un match combattuto.

Le sorprese non sono mancate neppure nella categoria 90 kg maschile, che ha visto la seconda medaglia d’oro sudcoreana con Gwak Dong-Han. Il ventitreenne, reduce dalla vittoria del secondo titolo asiatico e da quella delle Universiadi casalinghe di Gwangju, si è presentato come testa di serie numero sette, ma ha fatto capire di essere in grande forma quando ha eliminato, ai quarti di finale, il georgiano Varlam Liparteliani, considerato come uno dei principali indiziati per la vittoria finale. Nel match per la medaglia d’oro, Gwak ha sfidato il russo Kirill Denisov, battendolo per waza-ari. Il campione europeo in carica ha collezionato così il suo quarto podio iridato, ma ancora gli manca questo titolo.

Varlam Liparteliani si sarebbe poi rifatto della sconfitta patita da Gwak andando a prendersi la medaglia di bronzo ai danni del connazionale Beka Gviniashvili. Continua dunque, come per altri atleti come Polling e lo stesso Denisov, il rapporto contrastato di Liparteliani con i Mondiali, che lo hanno visto ottenere tre podi senza vincere, neppure quando il titolo gli sembrava già promesso. Sul podio, ma per la prima volta, anche il giapponese Mashu Baker, che ha condannato al settimo posto il numero uno del mondo, l’ungherese Krisztián Tóth.

L’Italia deve registrare anche lo stop di Walter Facente, eliminato sin dal primo turno dal tabellone dei 90 kg. L’azzurro ha infatti perso scontro il cinese Cheng Xunzhao, che ha dominato l’incontro con due yuko ed un ippon in appena due minuti e mezzo.

Domani si chiuderà il programma delle categorie individuali, con in programma i tornei dei 100 kg maschili, +100 kg maschili e +78 kg femminili. In gara, per l’Italia, il solo Domenico Di Guida (100 kg).

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Immagine: EJU

giulio.chinappi@oasport.it

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