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Ginnastica artistica, i migliori esercizi del 2012/Seconda parte

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Dopo avervi presentato i migliori esercizi del 2012 al volteggio e alle parallele asimmetriche (cliccate qui per leggere l’articolo) vi proponiamo le più importanti performance al corpo libero e alla trave dell’anno appena trascorso. È sempre difficile fare certe classifiche, subentrano opinioni personali che vanno mischiate con alcuni criteri oggettivi. Speriamo di aver fatto il meglio anche se, logicamente, il podio ha solo tre gradini…

 

Partiamo dal corpo libero. Al primo posto assolutamente Alexandra “Aly” Raisman. C’è poco da discutere. La statunitense ha letteralmente demolito la finale olimpica, gareggiando totalmente su un altro livello, irraggiungibile per tutte le avversarie grazie a una grande pulizia d’esecuzione e a delle diagonali incredibili. Le note di Hava Nagila, canzone cara a tutto il mondo ebraico, l’hanno condotta all’apoteosi. A Londra i giudici l’hanno premiata con un complessivo 15.600, ma non è il punteggio più alto della stagione: ai Visa Championship si è spinta addirittura a un 15.800 stellare. È proprio questo l’esercizio dell’anno: lo potete vedere cliccando qui.

La performance di Gabby Douglas ha fatto parecchio discutere e storcere il naso a molti addetti ai lavori. La musica di accompagnamento è stata criticata per essere troppo “da discoteca”, troppo movimentata e non adatta ad un’Arena di ginnastica artistica. Il pubblico, però, ha amato un esercizio tanto movimentato e tanto basato sulla potenza, sicuramente fuori dagli schemi che conosciamo, applaudendola e accompagnandola col proprio entusiasmo. L’ultima rotazione del concorso generale è stato un thrilling contro la Komova: la battaglia ai decimi ha incoronato la ragazza stelle e strisce. In Gran Bretagna il punteggio è stato relativamente basso (15.033), ma vogliamo assolutamente premiare (col secondo posto) la sua capacità di riuscire a strappare il titolo sul quadrato con la freddezza di una campionessa già navigata. Come valutazione, invece, lo scoiattolino volante ai Trials s’era spinta a un 15.450 che è anche il terzo punteggio internazionale della stagione. Cliccate qui per ammirarla.

Se dovessimo guardare la valutazione il podio lo meriterebbe Jordyn Wieber, Campionessa del Mondo all-around, capace di spingersi a 15.600 ai Trials. Quest’anno, però, la Romania ha sfornato un nuovo grande talento, che segnerà sicuramente gli anni a venire: Larisa Iordache. La pestifera sedicenne ha strabiliato tutti agli Europei di Bruxelles conquistando un bellissimo oro al debutto tra le seniores. E allora il terzo posto è tutto per lei. Peccato che un brutto fastidio al piede non le abbia permesso di esprimersi al meglio all’Olimpiade: la rivedremo prossimamente. Cliccate qui per il suo esercizio alla rassegna continentale.

Una menzione la merita l’immensa Sandra Izbasa: quest’anno il 12×12 non le ha sorriso particolarmente e la campionessa di Pechino è caduta in finale. E non dimentichiamo la nostra Vanessa Ferrari: quelle lacrime chiedono giustizia, il suo esercizio meritava il bronzo olimpico.

 

Passiamo alla trave. Una lotta cinese, non c’è dubbio. Prevale Deng Linlin: nota di partenza più alta (6.6), miglior esecuzione ai Giochi e oro olimpico al collo. La ventenne raggiunge così l’apice della carriera che era sbocciata all’Olimpiade casalinga con l’oro a squadre e primeggia sugli insidiosi 10cm: lo fa con una ritmicità, uno stacco ineguagliabile e una pulizia misurata su tutti gli elementi. La potete ammirare cliccando qui: è la finale integrale di Londra.

L’argento fu della connazionale Sui Lu (iridata in carica) che, tuttavia, escludiamo dalla nostra classifica per premiare una donna fatta e finita. Una sorta di premio alla carriera per una ginnasta che ha appeso il body al chiodo proprio settimana scorsa (cliccate qui per leggere l’articolo) ma che rimarrà nella storia di questo decennio: Catalina Ponor. A Londra le è sfuggito il bronzo di specialità per la stupida regola che vieta i parimerito (la medaglia se la mise al collo la Raisman, tra l’altro dopo un ricorso), ma quanto fatto vedere sull’attrezzo non ha eguali per sensualità, classe, limpidezza, energia ed emozioni trasmesse. Acrobaticamente ha delle serie che fanno letteralmente paura e la reginetta di Atene 2004 è sempre una delle migliori esponenti: gli anni passano, la classe resta. Cliccate qui per vederla all’opera agli Europei in Belgio quando fu d’oro.

Completa il podio Sarah Finnegan. Rimasta esclusa dalle Fierce Five, merita assolutamente il nostro premio perché ha il D score più alto in circolazione: un pazzesco 6.9. Cliccate qui per vederla: ogni parola è superflua.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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