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“Razzismo”: gli USA vogliono le scuse della Federginnastica italiana!

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Si inasprisce ulteriormente la polemica per le frasi “razziste” (presunte tali) pronunciate (ridendo) da Carlotta Ferlito dopo la vittoria di Simone Biles nell’all-around:Ho detto a Vanessa che la prossima volta dovremo dipingerci la faccia di nero, così potremmo vincere”.

L’intervista realizzata dall’ufficio stampa della nostra Federginnastica era stata postata sul profilo Facebook della FGI ma nella giornata di ieri è stata prontamente tolta. Per vederla vi rimandiamo all’articolo del Chicago Tribune (clicca qui), che poi ci fornisce un’altra brutta notizia.

 

La Federazione statunitense ha chiesto ufficialmente delle scuse alla nostra Federginnastica! Questo il comunicato ufficiale (il cosiddetto statement) del Presidente Steve Penny: “USA Gymnastics is disappointed by the recent comments made by Carlotta Ferlito and apparently by the Italian Gymnastics Federations. Gymnastics is a global inclusive sport with talented athletes, and there is no place for racial insensitivity. We are contacting the Italian Federation for clarification on its comments”.

Traduciamo: “La Federazione Ginnastica USA è delusa dai recenti commenti di Carlotta Ferlito e apparentemente della Federazione Ginnastica d’Italia. La ginnastica è uno sport globale con atleti di talento e non c’è posto per l’insensibilità razziale. Stiamo contattando la Federazione Italiana per avere delle spiegazioni riguardo a questi commenti”.

 

Penny mette in mezzo la nostra FGI perché un addetto stampa, a titolo personale, avrebbe scritto: “Carlotta si riferiva a un trend del momento della ginnastica, dove si stanno aprendo delle nuove strade per le atlete di colore, molto note per la loro potenza, mentre è penalizzata la grande artisticità della scuola dell’Est che ha consentito a Russia e Romania di dominare questo sport per anni”.

Avrebbe poi continuato: “Perché non ci sono persone di colore nel nuoto? Perché quello sport non si adatta alle loro caratteristiche fisiche. Dunque sta diventando lo stesso per la ginnastica, al punto di voler essere di colore?”.

 

Al giornalista del Chicago, l’addetto stampa della FGI avrebbe dichiarato di aver espresso semplicemente le sue opinioni e non quelle della Federazione, che Carlotta ha risposto ridendo alla sua domanda sulla vittoria della Biles e che non si voleva assolutamente offendere né gli Stati Uniti né le ginnaste di colore.

Ora lo squadrone a stelle e strisce si è mosso. Speriamo possano bastare le scuse che la Ferlito ha pubblicato l’altro ieri su Twitter (clicca qui per leggere).

 

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