Ciclismo

Van der Poel è straripante. L’olandese domina la tappa di Coppa del Mondo ad Anversa, van Aert si inchina

Andrea Addezio

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Mathieu van der Poel/IPA Agency

Imperiale, straripante, incontenibile, maestoso. Si sprecano ormai gli aggettivi per la leggenda Mathieu van der Poel. L’olandese, al secondo impegno stagionale, domina la gara della categoria élite maschile della tappa di Coppa del Mondo di ciclocross ad Anversa. Chiude con una prova più che positiva Wout van Aert, al suo debutto nell’annata.

L’olandese prende il comando della corsa fin dalle prime battute, stacca ben presto gli avversari, s’invola nel corso del secondo giro e firma una maestosa cavalcata solitaria tagliando il traguardo in 1h01:24. Secondo successo consecutivo per il detentore del titolo iridato che sembra mettere nel mirino anche il primato in classifica generale.

Alle sue spalle chiude in seconda posizione il belga Laurens Sweeck, staccato di 24 secondi dall’inarrivabile avversario. Conquista il gradino più basso del podio Emiel Verstrynge, terzo in 1h01:57 e con 33 secondi di ritardo dal vincitore. Quarta posizione per l’olandese Pim Ronhaar, 35 secondi di ritardo dal connazionale per lui, mentre chiude quinto, con un ritardo di 36”, Niels Vandeputte.

Non poteva essere già al massimo della forma, ma la sfortuna ci ha messo lo zampino su una gara che poteva anche concludersi con un risultato migliore. Il belga Wout van Aert termina la sua prestazione in 1h02:15, a cinquantuno secondi dallo storico rivale e con il settimo posto. L’alfiere della Visma paga a caro prezzo una foratura nel corso del quinto giro che lo costringe al cambio di bici. Giornata da dimenticare per Thibau Nys che termina in ventitreesima posizione.

Filippo Fontana, il migliore degli italiani, taglia il traguardo in diciassettesima posizione con il crono di 1h03’58”, Filippo Agostinacchio è diciannovesimo con 1h04’18”. Chiude in trentacinquesima posizione Gioele Bertolini, 1h06’32” il suo crono di riferimento.  Staccati nettamente Federico Ceolin, Lorenzo De Longhi e Alan Zanolini. Non termina la gara Samuele Scappini.

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