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United Cup 2026, Jasmine Paolini ricomincia da un evento a cui tiene molto. Troverà rivali di alto rango

Federico Rossini

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Paolini / LaPresse

Sarà ancora la United Cup il teatro del ritorno di Jasmine Paolini sui teatri tennistici del mondo. A Perth la numero 1 d’Italia è pronta a iniziare un altro anno, ed è di nuovo la competizione a squadre che la vede protagonista dopo che l’ha disputata sia nel 2024 che nel 2025.

Nel primo caso batté la rientrante Angelique Kerber, riuscendo peraltro a tenersi in piedi dopo un infortunio rivelatosi molto meno grave dei timori del momento, e poi fu sconfitta da Caroline Garcia in un’autentica lotta furiosa. Ma, sia contro la tedesca che contro la francese, degli sprazzi di fine stagione 2023 e di ciò che sarebbe stato il 2024 s’erano già visti. In sostanza, era la nascita di una top player.

Nel secondo caso, invece, vittoria al debutto su un’altra (quasi) rientrante, Belinda Bencic. Quel giorno la svizzera sembrava l’ombra di quel che è sempre stata, ma si riprese molto presto e ha poi trascorso tutta un’annata a ritornare alle soglie della top 10. Ritornando a Jasmine, poi batté nettamente la francese Chloé Paquet e, nei quarti, dovette cedere con un doppio 6-2 alla ceca Karolina Muchova.

In buona sostanza, il record al momento è di 3-2 nei suoi singolari, considerato che in doppio non è mai scesa in campo (per forza di cose: ci sono Errani/Vavassori e l’anno prima furono utilizzate altre soluzioni). E nel 2026 ci sarà molto di cui parlare. Innanzitutto una specie di rivincita con Bencic, uno dei confronti di più alto livello dell’intera fase a gironi (anzi, probabilmente quello di più alto rango, anche se altri confronti vantano Slam all’attivo). Poi ci sarà la sfida a colei che la Francia acclama come nuova sensazione, ma che avrà bisogno di una bella prima parte di 2026 per tenere in piedi il fattore Roland Garros 2025: Lois Boisson. Per lei sarà prima stagione piena sul tour, con tutte le conseguenze del caso.

E non finisce qui, perché un eventuale quarto di finale con primo posto del girone potrebbe regalare un altro confronto d’altissima caratura. A seconda di come si metteranno le cose tra Gran Bretagna, Giappone e Grecia, infatti, la possibilità è quella di avere davanti alternativamente Emma Raducanu, Naomi Osaka o Maria Sakkari: due vincitrici Slam, un’ex top ten, insomma ce n’è per parecchi gusti.

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