Milano Cortina 2026
Thomas Nadalini ci crede: “Non ho niente meno degli altri. A volte ci vuole un po’ di ignoranza”
Thomas Nadalini è il nome nuovo dello short track azzurro. Un inizio di stagione davvero brillante per il trentino, che si è messo in luce nelle quattro tappe del World Tour 2025, cogliendo anche il suo primo podio individuale della carriera con un secondo posto nei 1500 metri a Danzica. Una crescita costante quella dell’azzurro, protagonista anche con la staffetta maschile, con cui ha colto quattro podi consecutivi. Nadalini è stato tra gli ospiti di Salotto Bianco, il programma di Dario Puppo e Massimiliano Ambesi in onda sul canale YouTube di OA Sport.
Le aspettative iniziali: “Fisicamente mi sentivo molto pronto per la stagione, anche se sapevo che peccavo ancora un po’ dal punto di vista tattico. Sapevo che dovevo migliorare da quel punto di vista, ma la soluzione migliore è proprio quella di imparare in gara. In allenamento dal punto di vista tattico puoi lavorare poco, si sa che bisogna arrivare in gara. Ho lavorato in queste quattro tappe di Coppa del Mondo e sono sicuramente migliorato, specialmente nei 1500 metri come lettura di gara. Mi ritengo soddisfatto, ma non ancora al 100%, perchè so c’è ancora molto margine di miglioramento”.
Nadalini si è messo in luce anche nei 500 metri in batteria a Dordrecht, dando un segnale di poter essere competitivo anche in quella distanza: “In quella circostanza avevo le condizioni adatte per fare il tempo, perchè avevo visto che avevo margine su Shaoang che era secondo e dunque potevo permettermi di girar largo senza dover tracciare e quindi senza perdere velocità. Peccato aver rovinato tutto poi nei quarti”.
A Danzica è arrivato il podio in condivisione con Pietro Sighel e con Thomas che ha provato a battagliare per il primo posto con il canadese Dandjinou: “Ci ho creduto anche io a superare Dandjinou fino a mezzo giro dalla fine. Stavo tornando sotto, stavo richiudendo lo spazio, ero molto più veloce di lui. Vedevo che stava arrancando, ci ho creduto, ma poi a meno di mezzo giro dalla fine ho smesso di attaccare e mi sono un po’ agiato e mi sono accontentato della medaglia, anche perchè era la prima e volevo assicurarmela e portarmela a casa. Se avessi già avuto una medaglia sicuramente ci avrei provato fino in fondo. Probabilmente non sarei riuscito a superarlo, ma almeno ci avrei provato fino alla fine”.
Un podio che ha cambiato anche le prospettive per il trentino: “Quel risultato mi ha dato la confidenza necessaria per provare un po’ di ignorantate, un po’ un chi la va la spacca. Se va va bene, altrimenti se non va al massimo possono squalificarmi. Ho raggiunto un livello di confidenza nel pensare che non ho nulla in meno degli altri e quindi se ci provano gli altri devo provarci anche io”.
Da giovane Nadalini ha gareggiato anche nel pattinaggio di velocità, anche se poi ha dovuto fare una scelta: “Mi sarebbe piaciuto fare i 500 metri, però mi mancano quei primi 100 metri perchè gli altri aprono davvero più veloci di me. Quindi sarei più da 1000 e 1500. Io ho smesso di fare pista lunga tra junior e senior, avevo provato a cercare di andare avanti, ma bisogna dirlo che ai livelli raggiunti non sarei riuscito a continuare. Prima o poi avrei dovuto scegliere. Quando sei ancora tanto giovane puoi permetterti di fare tutto, ma già solo al pensiero della preparazione che abbiamo avuto quest’anno con lo short track non ce l’avrei mai fatta a fare entrambi. Tra i due avrei scelto comunque sempre lo short track, anche se una stagione mi sarebbe piaciuto fare entrambi. Però per arrivare al top dovevo fare una scelta”.
La distanza preferita: “All’inizio la distanza che non preferivo erano i 1500 metri ed ogni volta mi obbligavano a farli ed io ero davvero l’unico che non si accorgeva delle potenzialità che avevo in questa distanza. Non saprei davvero scegliere, perchè i 500 metri sono come i 100 nell’atletica e dunque sono la specialità regina e mi piacciono tantissimo. I 1000 non perdonano e non c’è margine d’errore e sono davvero difficili da fare. I 1500 metri sono quelli in cui sono andato meglio quest’anno”