Milano Cortina 2026
Short track, la roulette russa dell’Italia femminile verso Milano Cortina 2026. In sei per cinque posti, chi resta fuori?
Non vorremmo essere nei panni di Kenan Gouedec. O meglio, in un certo senso lo si vorrebbe essere, perché il direttore sportivo della squadra italiana di short-track ha disposizione una rosa di atleti e atlete invidiabile per qualità e quantità. Tuttavia, ogni medaglia ha il suo rovescio. Quando si arrivano ad avere problemi di abbondanza si può essere chiamati a scelte tremende.
Il contingente massimo dello short-track ai Giochi olimpici di Milano Cortina 2026 è di cinque posti per sesso. Il movimento azzurro ha centrato l’obiettivo di conseguirlo nell’arco delle quattro tappe di World Tour disputate fra ottobre e novembre, affiancandosi alle superpotenze Canada, Cina, Sud Corea e Olanda nel novero dei Paesi a pieni posti.
Tuttavia, questo significa che nel settore femminile dovrà essere effettuato un dolorosissimo taglio, perché in questo momento storico l’Italia ha a disposizione sei atlete con l’ambizione e la possibilità di lasciare il segno sul ghiaccio olimpico.
I risultati dicono che Elisa Confortola non può essere messa in discussione, poiché non hai mancato la qualificazione al turno di semifinale delle otto gare individuali disputate, prendendo parte a quattro Finali A e altrettante Finali B.
Una Finale A è stata raggiunta anche da Chiara Betti e Arianna Sighel, mentre allargando il campo alle Finali B si aggiungono alla lista Gloria Ioriatti, Arianna Fontana e Martina Valcepina. Ci sono poi le staffette, dove è stato conseguito un podio con il quartetto composto da Confortola, Ioriatti, Betti e Sighel (Fontana e Valcepina sono comunque state utilizzate nei turni precedenti).
Chi dovrà fare da spettatrice a Milano Cortina 2026? In estrema sintesi, Confortola non si discute. Fontana è Fontana, indipendentemente dall’età. Valcepina è il più classico dei jolly da giocare sui 500 metri. Betti e Sighel hanno disputato la miglior stagione della carriera. Ioriatti è forse stata meno brillante, ma ha un pregresso nel recente passato di rilievo.
Una di queste resterà fuori. Siamo letteralmente di fronte a una roulette russa. Il tamburo del revolver ha sei camere di cartuccia. Cinque sono vuote, una contiene la pallottola. Immagine forte? Sì, fortissima. Volutamente atroce. La metafora è proprio quella, perché una ragazza dovrà essere tagliata e non potrà prendere parte ai Giochi olimpici di casa. Sportivamente, una condanna.
A chi di dovere la scelta, imposta dalla normativa. Caro Kenan, per certi versi puoi e devi essere invidiato. Per altri, ci si rende conto di come tu debba prendere una delle decisioni più difficili della tua vita professionale. Alla luce dei risultati, quantomeno c’è la certezza che sarà la migliore.