Coppa del Mondo

Sci alpino, sicurezza degli atleti? Si predica bene e razzola male: 5 gare in 5 giorni tra Val Gardena e Alta Badia!

Andrea Ziglio

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Dominik Paris/LaPresse

Poco prima della brevissima pausa natalizia la Coppa del Mondo maschile di sci alpino farà tappa in Italia in due luoghi storici del Circo Bianco come la Val Gardena e l’Alta Badia. Sara una non-stop incredibile dal 16 al 22 dicembre, con gli atleti che praticamente non si fermeranno mai tra prove e gare ufficiali. Una situazione veramente estrema con ben cinque gare in cinque giorni e che sicuramente mette a repentaglio anche la sicurezza degli atleti, che rischiano di arrivare sfiniti con un calendario così intasato.

La cancellazione di una delle due discese di Beaver Creek ha portato la FIS a trovare una nuova località ed è stata scelta proprio la Val Gardena, che ospiterà le prossime gare veloci. Saranno dunque due discese ed un superG, ma si comincerà già due giorni prima (martedì 16 dicembre) con la prima prova cronometra.

Prova cronometrata il martedì, altra prova il mercoledì, discesa il giovedì, superG il venerdì e poi sabato altra discesa. Tutto questo condito poi dal classico gigante sulla Gran Risa di domenica e anche da uno slalom il lunedì. Una situazione veramente al limite e che ripetiamo mette a forte rischio l’integrità fisica degli atleti.

La Saslong è sicuramente una delle piste più dure della Coppa del Mondo e affrontarla con tanta stanchezza in corpo (come accadrà sabato) non è assolutamente accettabile. Moltissimi dei protagonisti della Var Gardena, lo saranno poi anche sulla Gran Risa, da sempre una delle piste più difficili e complicate in gigante. Viene da pensare a gente come Marco Odermatt, Raphael Haaser, Marco Schwarz solo per citarne alcuni, che si troveranno a correre quattro giorni su quattro e addirittura Schwarz è impegnato anche in slalom lunedì, realizzando un pokerissimo davvero incredibile (è pensabile che l’austriaco possa almeno saltare una delle due discese).

La FIS ha spesso parlato di voler andare incontro agli atleti, di cercare soluzioni al numero elevatissimo di infortuni che ci sono stati nelle ultime stagioni. Creare questo intasamento di gare tra Val Gardena e Alta Badia non è una decisione presa nei confronti di chi sono i reali protagonisti, gli atleti. Si va avanti per lo spettacolo (c’è per davvero con una comprensibile stanchezza?)e probabilmente (anzi forse sicuramente) per i guadagni, ma il tutto a discapito degli atleti, che dovranno ancora una volta sacrificarsi. 

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