Sci Alpino

Sci alpino, a Goggia manca il guizzo per la vittoria. Weekend di conferma per Vinatzer

Andrea Ziglio

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Sofia Goggia/LaPresse

L’Italia ha vissuto un fine settimana semplicemente straordinario negli sport invernali. Una serie di vittorie e podi in quasi tutte le discipline ed anche lo sci alpino ha dato il suo contributo. In campo femminile, infatti, Sofia Goggia ha aperto la stagione della velocità a St. Moritz con due terzi posti; mentre in campo maschile in Val d’Isere non è arrivata la gioia del podio, ma Alex Vinatzer è arrivato veramente ad un soffio dal realizzare un’impresa incredibile.

C’era sicuramente grande attesa per le prime gare veloci della stagione e dunque su come si sarebbe comportata Sofia Goggia. La bergamasca non è riuscita a trovare ancora la prima vittoria della stagione, ma sono arrivate una serie di prestazioni comunque positive da parte dell’azzurra. Tutto era cominciato con un amaro quarto posto nella prima discesa, poi la reazione con il terzo posto nella replica del giorno dopo e poi anche nel superG della domenica.

Nelle tre gare bisogna dire che Goggia non è stata perfetta e ci ha messo sempre qualche errorino o sbavatura di troppo che le sono costata il podio il primo giorno e probabilmente la vittoria negli altri due. La concorrenza nella velocità, però, è stata decisamente più alta delle previsioni iniziali viste le tante infortunate, con Goggia che dovrà davvero essere al massimo per salire sul gradino più alto del podio. A St. Moritz, infatti, si è assistito al ritorno al successo di Lindsey Vonn, capace di dominare la prima discesa a 41 anni, ma anche alla definitiva consacrazione di due talenti come Emma Aicher (vittoria nella seconda discesa) ed Alice Robinson, che ha conquistato il primo successo della carriera in superG.

Tre top-10 consecutive per Laura Pirovano, che si conferma per il momento un’ottima piazzata, a cui manca sempre qualcosa per provare a raggiungere il tanto agognato primo podio in carriera. Questa continuità, però, è importante per la trentina, che davvero prima o poi riuscirà a sbloccarsi. Buona anche la gara di Elena Curtoni in superG (sesta posizione), mentre in discesa libera non è mai riuscita ad esprimersi al meglio. Un po’ sottotono le altre azzurre, in particolare una Nicol Delago dalla quale ci si poteva aspettare molto di più nelle due discese.

Da St. Moritz alla Val d’Isere, dove sono andati in scena un gigante ed uno slalom. Un weekend francese che sa tanto di conferma per Alex Vinatzer, che non è riuscito a salire sul podio, ma che ha dimostrato di vivere davvero un ottimo momento. In gigante è arrivato il quarto risultato consecutivo tra i primi dieci e forse l’ottavo posto finale crea anche qualche rimpianto, visto che dopo la prima manche si poteva sperare di attaccare nuovamente il podio.

Le buone sensazioni ormai consuete in gigante, l’altoatesino le ha dirottate poi anche sullo slalom, dove ha sognato l’impresa. Vinatzer ha realizzato il miglior tempo nella seconda manche, sfruttando al massimo la possibilità di partire tra i primi dopo una prima parte di gara complicata per via di un tracciato decisamente rovinato. Nella seconda si è invertito tutto ed Alex ha recuperato ben ventuno posizioni, arrivando ad un passo dal podio e fermandosi ad un quarto posto fondamentale per ottenere punti preziosi per abbassare il pettorale di partenza e soprattutto per aumentare sempre di più la fiducia.

Due menzioni all’interno del fine settimana francese le meritano sicuramente Filippo Della Vite e Tommaso Sala. Il primo si è finalmente rivisto in gigante, cogliendo un quindicesimo posto che deve essere un punto di partenza per un ragazzo che si era smarrito totalmente nell’ultimo anno. Il secondo, invece, ha piazzato un ottimo settimo posto, ritrovando un piazzamento in Top-10 quasi due anni dopo l’ultimo e dopo aver saltato tutta la scorsa stagione per infortunio. Un risultato importante per Sala, che prima dello stop era una presenza quasi fissa tra i primi dieci e che ora con questo Vinatzer può avere anche ulteriori stimoli, con una sana concorrenza interna che può fare solo bene allo slalom azzurro.

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