Scacchi
Scacchi, Mondiali rapid 2025: Lodici in giornata no. Artemiev-Niemann davanti al gruppo Carlsen
Terminata la seconda giornata ai Mondiali rapid di Doha, in Qatar, che termineranno domani e verranno seguiti, il 29 e 30 dicembre, dai Mondiali blitz sempre nella stessa sede. 9 turni su 13 disputati nell’Open, 8 su 11 nel femminile e sono parecchie le questioni che andranno risolte nel breve volgere di un’unica giornata che deciderà tutto. Anche se, forse, neanche all’ultimo turno, visto che lo spettro spareggi è sempre lì, vivo.
Il capitolo dei big non si può non aprire con la prima sconfitta nel torneo di Magnus Carlsen. Il norvegese cede a un furioso attacco del russo Vladislav Artemiev, che su tale vittoria costruisce buona parte della sua leadership a 7,5/9. Artemiev, però, non è solo, dal momento che con lui c’è l’americano Hans Moke Niemann, autore quest’oggi di un 3,5/4 che lo candida ai posti migliori in terra qatariota. Sono in quattro a inseguire al terzo posto con 7/9: Carlsen, il serbo Alexey Sarana, l’uzbeko Nodirbek Abdusattorov e il quattordicenne turco Yagiz Kaan Erdogmus, uno che ha tutto per diventare ben più di semplicemente qualcuno, e sul quale i fari sono puntati da parecchio tempo. A 6,5 ancora in diversi possono sperare, se non nella vittoria, quantomeno in un eventuale spareggio previsto in caso di parità in testa alla fine dei 13 turni: Vachier-Lagrave, Erigaisi, Gukesh, Sindarov, So, Mamedyarov, Sevian, Maghsoodloo sono tra essi.
Per Lorenzo Lodici questo sabato si trasforma nel volgere di poche ore in un’autentica giornata no. Dopo la sconfitta iniziale contro l’olandese Jorden van Foreest, che sfrutta un bel tatticismo dopo l’apertura per aprire la strada verso un attacco con scacco matto alla 34a mossa, per il numero 1 azzurro le cose precipitano in maniera brutale. A far malissimo è la sconfitta contro il greco Christos Krallis, Maestro Internazionale che, però, riesce a giocar bene eccome sfruttando il fatto che Lodici non vede chiaramente una situazione di vantaggio attorno alla 16a mossa. Dopo qualche vicenda, nel finale di Torre e pedoni la posizione dell’italiano crolla alla 41a mossa ed è abbandono in 52. Successivamente giunge la patta, tenuta abbastanza bene, con il vietnamita che gioca per il Giappone Tran Thanh Tu, ma l’ultima partita con il kazako Edgar Mamedov (non parente di Rauf, che oltretutto è azero) si conclude male prima perché Lorenzo non vede un tatticismo spettacolare del suo avversario poco dopo l’apertura, poi perché nel finale di Torre con pedone in meno non riesce a riequilibrare una situazione che, a lungo, è sembrato possibile rimettere in piedi. Alla fine dei conti, per Lodici c’è da recuperare: è sceso al 184° posto con 3,5/9.
Per l’altro italiano in gara, Nicola Altini, meno saliscendi di ieri e performance da 2 punti su 4, anche se si trova ad affrontare tutti giocatori meno titolati di lui. Dopo la patta con il marocchino Tarik Anwoir, arriva la sconfitta con il giocatore di Singapore Kaushik Ashwath. Segni particolari: nato in India, ma a Singapore da quando aveva poco più di un anno, oggi ne ha 10. E lo scorso anno, in Svizzera, quando doveva ancora spegnere 9 candeline, è stato il più giovane di sempre a battere un Grande Maestro a cadenza classica: il malcapitato fu il polacco Jacek Stopa. In breve, forse è uno dei nuovi, se non fenomeni, quantomeno ottimi giocatori. Dopo la patta (pirotecnica) contro il kuwaitiano Meshal Alsager, c’è la vittoria sul libico Youssef A. Alhassadi, la seconda del suo torneo, ottenuta dopo un difficile eppur altamente istruttivo finale di Donna, Cavallo e pedoni contro Donna e Alfiere. Il pugliese è al momento 224°.
In campo femminile, invece, la situazione vede la coppia Zhu Jiner-Humpy Koneru a quota 6,5/8, ma la lotta è assai aperta su tutta la linea, dal momento che a quota 6/8 sono in 10. Segnatamente, parliamo delle cinesi Lei Tingjie e Chen Yining, dell’indiana Harika Dronavalli, delle russe sotto bandiera FIDE Aleksandra Goryachkina e Kateryna Lagno, dell’ucraina Mariya Muzychuk, delle georgiane Nino Batsiashvili e Meri Arabidze e dell’uzbeka Afruza Khamdamova. Molto ampio, però, il blocco delle giocatrici a 5,5 che possono dire la loro, con Divya Deshmukh, Tan Zhongyi, Khadem, Kosteniuk, Dzagnidze e Anna Muzychuk ancora perfettamente in grado di fare il loro.
In questa fattispecie, risale Alexandra Shvedova, a 4/8 e all’80° posto. Per lei subito vittoria sulla vietnamita Hong Nhung Nguyen (con Torre netta in più nel finale), poi sconfitta contro la già citata ucraina Anna Muzychuk, l’avversaria di più alto livello fin qui incontrata. Dopo un altro successo sulla turca Gulenay Aydin (con rischio notevole alla 40a), arriva un’altra sconfitta che sa d’alto livello, quella con la serba ed ex campionessa europea Teodora Injac. Quanto ad Aleksandra Dimitrijevic, una sola vittoria su 4, 3/8 totale, 116° posto e qualche chance sprecata nel corso della giornata. Per lei successo al 7° turno contro la russa Olga Druzhinina, poi sconfitte con la kazaka Liya Kurmangaliyeva, con la georgiana Anastasia Kirtadze (l’abbandono avviene in posizione che, per i motori, è pari) e con la cinese Li Xueyi.
Per quanto riguarda la giornata di domani, nell’Open i due italiani giocheranno il decimo turno con il Nero. Lodici cercherà di iniziare il proprio riscatto con l’egiziano Mohamed Ezat, Maestro Internazionale che è tra i più esperti giocatori del suo Paese. Altini, invece, avrà il Maestro FIDE kazako Mark Smirnov. Tra le donne, invece, domani saranno tre i turni ancora da giocare. In particolare, per Shvedova c’è la già citata Kirtadze, per Dimitrijevic la norvegese Monika Machlik.