Scacchi

Scacchi, Luca Moroni prova la fuga ai Campionati Italiani 2025. Donne e Under 20, duelli ristretti

Federico Rossini

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Moroni / FSI / Denis Scarpante

Terzultima giornata per i Campionati Italiani di scacchi di scena in quel di Spilimbergo, nel centro federale diventato centro dell’attività d’élite tricolore a partire da pochi mesi. Sono diverse le situazioni che caratterizzano i tre tornei tuttora in corso, e meritano ognuna la propria attenzione.

Luca Moroni, innanzitutto, fa davvero prove di fuga definitiva (e potrebbe tornare tricolore già domani, per la quarta volta) battendo Vittorio Cinà con il Nero. Una partita, questa, abbastanza caotica nella parte iniziale del mediogioco, che però è favorevole a Moroni perché il Grande Maestro di Desio, poco dopo la 20a mossa, si ritrova a poter usufruire di una qualità in più (Donna e due Torri contro Donna, Cavallo e Torre). Molto elegante la conclusione in 44 mosse (è questo il momento in cui Cinà abbandona). Di fatto, Moroni sfrutta la patta nel confronto tra i due diretti avversari, Francesco Bettalli e Sabino Brunello. Di questa partita c’è poco da dire: triplice ripetizione e mezzo punto a testa alla 19a mossa.

Più vicino alle posizioni del podio è patta anche tra Gabriele Lumachi e Andrea Favaloro, anche se in queste 31 mosse c’è qualche idea di vario tipo in più. Li raggiunge Alberto Barp, che sfrutta i cronici problemi di tempo di Claudio Paduano per batterlo in 34 mosse (e con la prospettiva di un matto in tre). Infine, nelle complicazioni Edoardo Di Benedetto riesce a emergere su Carlos Garcia Palermo, che prima deve reggere l’urto di un attacco contro l’arrocco corto e poi effettua un errore che gli costa la qualità in tempi molto brevi: abbandono in 37 mosse.

Tra le donne, invece, continua il botta e risposta tra le due leader. Marina Brunello, peraltro, gioca senza compromessi contro Kamilla Rubinshtein, tentando la sortita in h7 con il Cavallo molto presto. Di base la numero 1 italiana è a lungo con posizione inferiore, ma un cambio delle Torri le permette di respirare e, poi, il tempo che stringe per Rubinshtein è causa prima degli errori che le costano la perdita di un pedone. Questo, in un finale di Cavallo contro Alfiere, è decisivo: il 5 contro 4 dei pedoni (nonché i due uniti f e g) fa la differenza. La risposta di Olga Zimina è già arrivata qualche minuto prima: Camelia Ciobanu, con il Bianco, si lancia in un attacco velleitario sull’arrocco del Nero, ma i temi di squilibrio materiale vanno a suo sfavore.

Solo risultati decisivi sulle altre scacchiere. Ciobanu e Rubinshtein vengono raggiunte al quarto posto da Greta Viti, vittoriosa in una partita che la stava vedendo perdere in modo netto contro Lara Scagliarini. Gli scacchi, però, a volte sono anche l’arte della difesa e delle mosse che cambiano tutto in un secondo. Così Scagliarini sbaglia completamente piano verso la 40a mossa e si ritrova a dover giocare un finale di Torri contro Donna e Torre, abbandonando prima di entrarci. In tutto ciò resta terza Valeria Martinelli, che contro Enrica Zito prima inchioda e guadagna rapidamente un Alfiere, quindi semplifica e resta con Cavallo e due pedoni contro due pedoni: un finale vinto. Finisce in 42 mosse. Infine, Giulia Sala batte Elisa Cassi con il Nero, e la posizione finale, generata dopo 29 mosse e con qualità netta in più per il Nero (Alfiere e due pedoni) ha anche, se vogliamo, qualcosa d’artistico.

Under 20, infine. Il già leader Niccolò Casadio batte, in un vero e proprio scontro diretto, Leonardo Vincenti, il tredicenne che avrà ancora tante possibilità e non solo nel torneo in questione, ma un giorno anche nell’Assoluto. Stavolta, però, nel marasma delle complicazioni del mediogioco ci naviga meglio Casadio, che con il Bianco spinge i pedoni molto in là, in particolare quello d va in settima traversa. Un attacco che diventa vincente nel momento in cui Vincenti abbandona alla 43a mossa. A inseguire il leader adesso c’è Lorenzo Fava, fermato però sulla patta (con tanto di necessità di salvataggio a un certo punto) da Gabriel Urbani.

Vincenti viene raggiunto al terzo posto da Joshuaede Cappelletto, che con il Nero batte Luca Giordani dopo un avventurarsi nel gambetto Smith-Morra della Siciliana (ben giocato da entrambi). Il caos vero arriva attorno alla 40a mossa: dopo un po’ di fatti di varia natura Cappelletto trova il modo di chiudere il Re del Bianco in h8 e di portarsi alle soglie del matto (all’abbandono di Giordani, alla 55a, sarebbe matto in una in arrivo). Patta tra Nicolas Perossa e Leo Titze (con il triestino che si rifugia nello scacco perpetuo e il suo avversario che decide di non usare una variazione potenzialmente interessante). Miniatura di Neven Hercegovac con distrazione brutale per Pasquale Romagno: alla 16a mossa il Re spostato in d7 provoca all’istante il sacrificio di Torre per la successiva infilata di Alfiere da parte del Bianco. Stretta di mano in pochi secondi.

ASSOLUTO

9° turno

Lumachi-Favaloro 0,5-0,5
Di Benedetto-Garcia Palermo 1-0
Bettalli-S. Brunello 0,5-0,5
Cinà-Moroni 0-1
Barp-Paduano 1-0

Riposa Carnicelli

Classifica

1 Moroni 6,5
2 S. Brunello 5,5
3 Bettalli 5
4 Barp, Favaloro, Lumachi 4,5
7 Carnicelli, Di Benedetto 4
9 Garcia Palermo 3
10 Paduano 2
11 Cinà 1,5

10° turno

Paduano-Carnicelli
Moroni-Barp
S. Brunello-Cinà
Garcia Palermo-Bettalli
Lumachi-Di Benedetto

Riposa Favaloro

FEMMINILE

7° turno

Martinelli-Zito 1-0
M. Brunello-Rubinshtein 1-0
Ciobanu-Zimina 0-1
Scagliarini-Viti 0-1
Cassi-Sala 0-1

Classifica

1 Zimina, M. Brunello
3 Martinelli 4
4 Viti, Ciobanu, Rubinshtein 3,5
7 Sala 3
8 Cassi, Scagliarini 2
10 Zito 1,5

8° turno

Zito-Sala
Viti-Cassi
Zimina-Scagliarini
Rubinshtein-Ciobanu
Martinelli-Brunello

UNDER 20

7° turno

Giordani-Cappelletto 0-1
Hercegovac-Romagno 1-0
Casadio-Vincenti 1-0
Fava-Urbani 0,5-0,5
Perossa-Titze 0,5-0,5

Classifica

1 Casadio 5,5
2 Fava 4,5
3 Cappelletto, Vincenti 4
5 Hercegovac, Perossa, Urbani 3,5
8 Romagno 2,5
9 Titze, Giordani 2

8° turno

Cappelletto-Titze
Urbani-Perossa
Vincenti-Fava
Romagno-Casadio
Giordani-Hercegovac

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