Salto con gli sci
Salto con gli sci, a Engelberg cambio della guardia fra le donne? Maruyama deve difendersi da Nika Prevc
La Coppa del Mondo femminile di salto con gli sci riparte da Engelberg (Svizzera), dove fra sabato e domenica si disputeranno la nona e la decima gara individuale della stagione 2025-2026. Il tema forte del massimo circuito rosa è rappresentato dall’inatteso dualismo fra la giapponese Nozomi Maruyama e la slovena Nika Prevc, che messe assieme hanno vinto 7 delle 8 competizioni andate in scena sinora.
L’asiatica, principale rivelazione del primo scorcio di inverno, aveva cominciato in maniera eccezionale, accusando poi un calo a Wisla, forse dovuto alle caratteristiche del trampolino polacco. Viceversa, la ventisettenne nipponica ha fatto “partita patta” con la ventenne slovena a Klingenthal, dove le due si sono spartite successi e piazze d’onore, scambiandosi di posto fra gara-I e gara-II.
Sono 670 i punti della ragazza del Sol Levante, contro i 536 della fenomenale saltatrice proveniente dal Paese del Monte Tricorno. Invero, a fare la differenza è una squalifica patita dalla più giovane delle due a causa della lunghezza degli sci non conforme al Body Mass Index (sostanzialmente, nel momento del controllo, l’atleta di Kranj era calata troppo di peso. Una questione di grammi che però l’ha esclusa dalla prima competizione di Wisla).
La sensazione è che Prevc possa prendere il sopravvento da un momento all’altro, tornando a dominare come accaduto nella seconda metà del 2024-25. Si tratta solo di un’impressione, oppure il cambio della guardia è solo una questione di tempo? Ora come ora, Maruyama tiene testa alla rivale e continuerà a farlo, saltando in questo modo. La domanda è se potrà continuare così sul lungo periodo, oppure se rientrerà nei ranghi.
Dietro alle due grandi protagoniste, i nomi più caldi sono quelli della norvegese Anna Odine Strøm (l’unica ad aver spezzato il dualismo di cui sopra) e dell’austriaca Lisa Eder (la donna con più podi eccezion fatta per le due protagoniste assolute). La scandinava e la “tirol-salisburghese” saranno in seconda fila nell’ideale griglia di partenza di un weekend in cui anche la canadese Abigail Strate e l’altra norvegese Eirin Maria Kvandal ambiscono a ruoli di primo piano.
Si attendono risposte dalle tedesche, ancora alla ricerca di un podio. C’è chi non sta demeritando, come Agnes Reisch, ma Selina Freitag è ben lontana dal rendimento del 2024-25, quando si era proposta come seconda forza del circuito, senza “se” e senza “ma”. Katharina Schmid, invece, resta la pallida parvenza della saltatrice che aveva saputo mettere alle corde Nika Prevc.
In casa Italia l’obiettivo è far bene, soprattutto con Annika Sieff, che due anni orsono a Engelberg ottenne uno dei migliori risultati della carriera, attestandosi all’undicesimo posto in gara-I. Successivamente, solo altre tre volte ha conseguito piazzamenti analoghi o migliori. Ambire alla top-15, nella quale quest’anno la trentina ha già fatto breccia a Falun, non è utopia.