Coppa del Mondo

Perché è stato cancellato il superG di Beaver Creek dopo 31 numeri: il regolamento ha salvato Kriechmayr

Andrea Addezio

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Vincent Kriechmayr/LaPresse

Quella che, da pochi minuti, gli organizzatori hanno concluso a causa delle avverse condizioni metereologiche è stata una gara decisamente complicata. La decisione finale al termine della serata è stata quella di cancellare il SuperG di Coppa del Mondo di Beaver Creek dopo la discesa dei primi trentuno atleti. Non deve sembrare esagerato affermare che il regolamento, per certi versi, ha salvato Kriechmayr.

Le prime avvisaglie di una serata complicata sono arrivate con la comparsa della nebbia che ha costretto il comitato organizzatore a rinviare l’orario di partenza di trenta minuti rispetto a quanto era stato originariamente previsto. Una volta diradata la nebbia ha fatto la sua comparsa la neve che ha iniziato a cadere copiosa.

A decretare la terza interruzione è stata la caduta dello svizzero Franjo Von Allmen, inclinatosi in una curva verso destra. La ripresa è stata poi ulteriormente rallentata da un’autentica bufera di neve accompagnata da forti raffiche di vento. Sono trascorsi ben ventisette minuti prima del via libera per la partenza del corridore successivo, Mattia Casse. Il costante crescere dell’intensità del vento sembrava voler addirittura sradicare i pali delle porte.

La sensazione avvertita da chi era in pista e da chi ha avuto l’opportunità di seguire la gara in tv è stata quella di volete mettere in atto ogni sforzo possibile per poter completare la discesa dei primi 30 atleti, considerare la gara valida e non dover conteggiare un’ulteriore recupero in un calendario già fitto. Lo svizzero  Loic Meillard è stato l’ultimo atleta a prendere il via prima della decisione definitiva della cancellazione arrivata dopo altre due interruzioni.

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