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NASCAR, la serie raggiunge un accordo con 23XI Racing e Front Row Motorsports

Luca Pellegrini

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NASCAR / La Presse

Si è chiuso dopo otto giorni di processo tra la NASCAR e due squadre presenti nelle ultime edizione della Cup Series: 23XI Racing e Front Row Motorsports. Un accordo è stato raggiunto tra le parti, la decisione è stata comunicata dal giudice Kenneth Bell in quel di Charlotte (North Carolina).

Le due formazioni avevano portato in tribunale la NASCAR per aver utilizzato dei comportamenti anticoncorrenziali violando le leggi antitrust. L’accordo tra le parti prevede che le due compagini riavranno automaticamente i propri ‘charter’ nonostante la mancanza della firma dell’accordo che garantisce l’ingresso sicuro ad ogni tappa del campionato.

Automaticamente torneranno 36 auto charter in pista, tre Ford Mustang per Front Row Motorsports (Noah Gragson, Todd Gilland e Zane Smith) e tre Toyota Camry per 23XI Racing (Bubba Wallace, Tyler Reddick e Riley Herbst).

Non si conoscono in ogni caso molti dettagli sull’esito del processo, l’unica certezza riguarda l’ingresso garantito alla serie per quanto riguarda le sei auto già citate.

Michael Jordan, comproprietario di 23XI Racing insieme al pilota Joe Gibbs Racing Denny Hamlin, ha dichiarato: “Questa causa riguardava la certezza che questo sport si sarebbe evoluto in una maniera che sostenesse tutte le parti: team, piloti, partner, dipendenti e tifosi. Ora abbiamo una chance di crescere insieme e rendere questo sport ancora migliore per le generazioni che verranno. Non vedo l’ora di vedere le nostre auto tornare in pista e competere con impegno nel 2026″.

Soddisfazione anche per Bob Jenkins, titolare di Front Row Motorsports: “Dopo oltre 20 anni in questo sport, questa giornata regala una grande fiducia. Adoro la NASCAR ed era chiaro che avevamo bisogno di un sistema che trattasse team, piloti e sponsor in maniera equa. Con questo cambiamento finalmente possiamo costruire un nuovo capitolonel futuro della NASCAR”.

Ultimo commento per Jim France, CEO e presidente della prestigiosa serie americana riservata alle stock car: “Questo risultato finale regala a tutte le parti la flessibilità e la fiducia per proseguire nel regalare momenti indimenticabili in pista per i nostri tifosi. Abbiamo lavorato a stretto contatto con team e circuiti per creare il sistema dei charter nel 2016. L’accordo conferma il nostro impegno nel preservare e migliorare questi valori”.

La NASCAR Cup Series 2026 scatterà come da tradizione da Daytona a metà febbraio, un nuovo campionato che si articolerà su trentasei prove (ventisei valide per la regular season). Resta da capire cosa accadrà al format dei Playoffs, pronto per essere modificato rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni.

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