Formula 1

Max Verstappen non va per il sottile: “Se si controllasse ogni scuderia a fine gara, metà griglia in F1 sarebbe irregolare”

Giandomenico Tiseo

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Max Verstappen / LaPresse

Il Mondiale 2025 di F1 è già diventato parte della memoria collettiva. Nella stagione che ha visto trionfare la McLaren e il pilota britannico Lando Norris, ha suscitato particolare interesse tra gli appassionati la frequenza delle squalifiche nei 24 eventi in programma. La Ferrari ha attirato l’attenzione in modo negativo, con la squalifica di entrambe le monoposto del monegasco Charles Leclerc e del britannico Lewis Hamilton durante il Gran Premio di Shanghai, in Cina.

Tuttavia, il caso della scuderia di Maranello non è stato un episodio isolato. Sono state imposte sanzioni anche all’Alpine del francese Pierre Gasly, sempre nel medesimo evento cinese, senza trascurare quanto accaduto a Las Vegas, dove il team di Woking ha affrontato sanzioni per irregolarità tecniche relative alle vetture di Norris e dell’australiano Oscar Piastri.

In un’intervista rilasciata a Viaplay, Max Verstappen, quattro volte campione del mondo e secondo classificato quest’anno con la Red Bull, ha fornito una propria interpretazione della situazione: “Ovviamente si cerca sempre di trovare il limite, lo facciamo tutti. E a volte si riesce a eludere i controlli, poiché non sempre si è soggetti a verifica. Penso che se fossimo stati controllati ad ogni gara, metà di loro sarebbe sicuramente risultata irregolare,” ha commentato con una risata.

Controllare tutte le vetture non è semplicemente fattibile, richiederebbe un numero considerevole di persone. La squalifica delle due McLaren è stata un regalo di Natale anticipato per me; almeno ha reso tutto più emozionante. È stato un aspetto positivo per la F1, ma anche per me,” ha concluso.

Sarà interessante comprendere se, con il nuovo regolamento tecnico, questo fenomeno si ripeterà. A onor del vero, considerando i vari rumors, la stagione che avrà inizio il prossimo 8 marzo in Australia non sembra affatto immune dall’ombra del sospetto. Si fa riferimento al caso dei motori Mercedes e Red Bull/Ford, rivelato dalla testata tedesca Motorsport Magazin.

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