Coppa del Mondo
Marco Odermatt detta legge anche a Beaver Creek. Paris si difende sulla Birds of Prey
Marco Odermatt mette subito il suo timbro a Beaver Creek. Lo svizzero va a caccia della tripletta sulla Birds of Prey e comincia con la vittoria in discesa libera, aspettando poi il superG di domani e il gigante di domenica. Semplicemente straordinario l’elvetico, che ha pennellato nelle difficilissime curve sul muro, facendo la differenza su un tracciato decisamente più corto rispetto al solito, con il traguardo finale alzato fino alla compressione. Per Odermatt si tratta della vittoria numero 48 della carriera, la quinta nella specialità dopo le tre a Wengen e quella in Val Gardena.
Fa festa anche il pubblico di casa grazie a Ryan Cochran-Siegle, che conclude al secondo posto a 30 centesimi dall’elvetico. Una buonissima gara quello dello statunitense, che ha perso oltre sette decimi nella parte più tecnica sul muro. Terza posizione per il norvegese Adrian Smiseth Sejersted, staccato di 69 centesimi dalla vetta, che festeggia il primo podio della carriera in discesa libera.
Continua l’opaco inizio di stagione da parte di Franjo Von Allmen, che non riesce a battagliare con il più illustre connazionale. Lo svizzero chiude al quarto posto a 85 centesimi da Odermatt, perdendo anche lui moltissimo sul muro. Quinta posizione, invece, per l’austriaco Vincent Kriechmayr (+0.87).
Dominik Paris si difende sulla Birds of Prey, pista con la quale non ha mai avuto troppo feeling. L’azzurro termina sesto a 92 centesimi da Odermatt, ma ne ha persi addirittura 83 nelle curve sul ripido. Comunque dei buoni segnali in vista dei prossimi appuntamenti. Paris ha preceduto l’austriaco Stefan Eichberger (+0.96) e gli svizzeri Stefan Rogentin (+1.07) ed Alexis Monney (+1.17). Completa la Top-10 il canadese Cameron Alexander (+1.27).
Più staccati gli altri azzurri. Florian Schieder ha terminato al quattordicesimo posto (+1.47), mentre Mattia Casse è ventitreesimo(+1.89). A punti chiude anche Giovanni Franzoni (29°, +2.28). Ancora più indietro Guglielmo Bosca (32°, +2.44), Nicolò Molteni (40°, +2.68), Benjamin Jacques Alliod (42°, +2.75) e Christof Innerhofer (44°, +2.79).